La prefettura di Bologna ha sospeso l’assegnazione della gestione del Cie di via Mattei al consorzio Oasi per accertamenti sul presidente del consiglio di amministrazione, Daniele Midolo.Corriere su CIE BO
Il 17 settembre il consiglio comunale di Bologna, approvando a maggioranza una proposta firmata da me e da altri consiglieri del centrosinistra OdG 216 2012 SLG CIE , aveva chiesto alla Prefettura “di verificare la reale possibilità di offrire i servizi richiesti dal bando di gara al prezzo al quale è stato oggi aggiudicato provvisoriamente, di intensificare le attività di controllo per prevenire eventuali infiltrazioni mafiose e di monitorare costantemente la situazione all’interno di queste strutture per evitare un ulteriore deterioramento delle già precarie condizioni degli stranieri ospitati”.
L’allarme non era immotivato: Oasi aveva vinto una gara fondata sul massimo ribasso ( per una scelta incomprensibile del governo ) per 28 euro al giorno per detenuto, una cifra ridicola a fronte dei 69 euro spesi dalla gestione attuale, la modenese Misericordia, per garantire condizioni minime di vivibilità.
Certo, Oasi gestiva già altri Centri di identificazione e di espulsione a quella cifra. Il Cie di Trapani Milo, ad esempio, dove Arci , Asgi e altre organizzazioni , in visita in aprile per la campagna “LasciateCIEntrare”, avevano denunciato le condizioni disumane. Oggi il nuovo stop. Speriamo che sia l’occasione per un ripensamento complessivo sulle condizioni di quell’assegnazione irreale.
La Fp Cgil di Bologna, in rappresentanza degli operatori all’interno del Cie, dipendenti delle Misericordie, ha evidenziato all’Osservatorio degli appalti, insediato presso la Direzione Provinciale del Lavoro, la illegittimità del bando che prevede una remunerazione per ospite che è in definitiva inferiore alle tabelle ministeriali e provinciali relative al costo del lavoro previsto dal CCNL della cooperazione sociale, contratto applicato dal Consorzio Oasi, vincitore della gara. Calcolando le ore di servizio richieste per ogni figura professionale per il costo orario previsto dallo stesso Ministero per le cooperative sociali, è impossibile rispettare i 28 euro al giorno. Abbiamo espresso la nostra preoccupazione sia all’Osservatorio che alla Prefettura anche sulla possibilità che vengano rispettati gli standard minimi richiesti dal bando rispetto alle altre spese riguardanti il mantenimento della pulizia, la somministrazione dei pasti e la distribuzione del vestiario, qualora venisse confermata l’aggiudicazione con quel ribasso. Abbiamo inoltre chiesto, proprio in questi giorni, un ulteriore incontro alla Prefettura per avere informazioni sulla situazione definitiva riguardante il Cie. Annamaria Margutti