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Polemiche nel cuore di Ravenna. Nella sede cittadina del PDL è spuntato un manifesto, ovviamente a favore di Silvio Berlusconi, che recita: “La giustizia e’ più stuprata delle donne e il suo stupro il più impunito dei delitti”.

Non si è fatta attendere la reazione di molti esponenti di Pd e Sel. Giovanni Paglia, deputato del partito di Nichi Vendola e Laura Boldrini, scrive invece: “Ecco un farneticante manifesto appeso in vetrina nella sede Pdl di Ravenna. Questo nel paese che vive ogni giorno la tragedia del femminicidio, che non riesce a trovare le risorse per finanziare provvedimenti a favore delle donne vittime di violenza, che e’ ricattato quotidianamente da un pregiudicato per frode fiscale, Silvio Berlusconi”.

“Il manifesto, apparso sulla vetrina del circolo del Pdl di Ravenna, in cui si paragona la situazione della giustizia in Italia a quella delle donne che subiscono violenza, sproloquiando sullo stupro, è delirante e offensivo e va rimosso immediatamente”, hanno affermato invece le senatrici e i senatori del Pd eletti in Emilia-Romagna, Maria Teresa Bertuzzi, Claudio Broglia, Stefano Collina, Rita Ghedini, Josefa Idem, Sergio Lo Giudice, Maurizio Migliavacca, Giorgio Pagliari, Leana Pignedoli, Francesca Puglisi, Gian Carlo Sangalli e Stefano Vaccari.

Secondo i senatori, “in un Paese in cui il fenomeno del femminicidio ha assunto le proporzioni del dramma, è davvero cinico da parte del Pdl piegare anche il tema della violenza sulle donne all’ennesimo uso ad personam. Tutto ciò è inaccettabile ed è ridicolo che il coordinatore provinciale del Pdl abbia voluto sostenere l’iniziativa. Crediamo che esista un limite alla decenza”.

Anche il gruppo consiliare Pd del Comune di Ravenna condanna “pesantemente e stigmatizza” quanto scritto nel cartello affisso sulla vetrina della sede provinciale Pdl, e ne chiede l’immediato ritiro oltre alle scuse pubbliche dei responsabili.

Il PDL ravennate non ha comunque idea di fare retromarcia. Il coordinatore Alberto Ancarani ha detto: “Non ho autorizzato quel manifesto ma non lo condanno. Avrei potuto farlo rimuovere stasera, ma non ne ho voglia e lo farò tra qualche giorno: non voglio dare nemmeno l’idea che la sceneggiata di Paglia e dei senatori del Pd ci abbiano scalfito”.

FONTE
Huffington Post

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