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Lo spot della Renault criticato dall’arcivescovo di Bologna Carlo Caffarra («È un’esaltazione della poligamia», aveva detto) diventa un caso politico nel rush finale della campagna per le amministrative. Il consigliere comunale del Pd ed esponente dell’Arcigay, Sergio Lo Giudice, critica il Cardinale, mentre l’ex assessore Paolo Foschini (Pdl) appoggia in pieno l’uscita di Caffarra. «Condivido tutto quello che ha detto il cardinale – dice l’azzurro durante un faccia a faccia su Radio Tau – prendere spunto da una cosa seria per ridurla ad una spinta consumistica mi sembra un di meno. La poligamia sta tornando di moda, ma non per la vendita di un’automobile, quanto per gli immigrati di fede musulmana che hanno contratto nelle loro terre più matrimoni» come prevede l’Islam. «Questo – secondo Foschini – è un ulteriore problema sulla strada dell’integrazione». Di tutt’altro avviso Lo Giudice: «Sono esterrefatto per come sia Caffarra che Foschini confondano la poligamia con la possibilità prevista da trent’anni dal codice civile di chiudere il matrimonio col divorzio e contrarne un altro». Infatti, il protagonista dello spot tv ha diverse mogli, ma da successive unioni. «È vero che un divorzio può essere tragico, ma anche una coppia che rimane in piedi», ricorda il democratico. In ogni caso, visto che «a Bologna il 30% dei bambini nascono fuori dal matrimonio», questi bambini devono essere considerati allo stesso livello degli altri. E Giovanni Salizzoni, capolista Pdl per il Comune di Bologna, non solo è d’accordo con l’arcivescovo Carlo Caffarra, ma scende in campo a difesa del matrimonio e arriva a dire: «Chi non si sposa disattende un impegno civico». Ciò che avverte Caffarra, nell’interpretazione dell’ex vicesindaco, è «una caduta di tensione su questo valore». Lo spot della Renault «è sviante – spiega oggi Salizzoni, a margine di una conferenza stampa – per il tentativo strisciante di diminuire il valore eterno del matrimonio. Critica verso il cardinale è invece Sd: «Il cardinal Caffarra dovrebbe sapere che il 30% dei figli a Bologna è nato fuori dal matrimonio», per cui secondo Franco Franchi e Gian Guido Naldi, leader della Sinistra per Bologna, l’arcivescovo bolognese «non perde occasione di distaccarsi dalla realtà».

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