“Ieri la città di Bologna ha saputo che il suo sindaco, Virginio Merola, è iscritto nel registro degli indagati. Il sindaco è indagato per due ordinanze con cui, il 27 aprile e il 29 maggio scorsi, ha ordinato di riallacciare l’acqua corrente in due stabili in cui vivevano complessivamente circa 300 persone, fra cui decine di bambini, neonati, anziani e disabili. In quanto massima autorità sanitaria della città non poteva ignorare un bisogno essenziale e un diritto fondamentale come l’accesso all’acqua, né sottovalutare i rischi sanitari legati all’assenza di condizioni igieniche basilari. Ma questa azione necessaria da parte di un sindaco si è andata a scontrare contro una norma ottusa e cieca qual è l’articolo 5 della legge 80 del 2014, il cosiddetto decreto Lupi , una norma che questo Parlamento ha votato, respingendo le proposte di modifica, senza tenere nella giusta considerazione le sue conseguenza sui diritti primari delle persone. Quell’articolo del Piano casa impedisce a chi occupi abusivamente un immobile l’accesso alla residenza e l’allacciamento ai servizi pubblici essenziali, come appunto l’acqua.”
Così il senatore bolognese del Partito Democratico Sergio Lo Giudice in un commento affidato al suo blog sulla questione dell’acqua agli occupanti.
“Nel maggio scorso, insieme ad altri senatori, abbiamo presentato un’interrogazione, ad oggi senza risposta, in cui chiedevamo al ministro Delrio di ripensare quella legge. Se una norma impedisce che un bambino o un vecchio malato ricevano l’acqua necessaria allora il legislatore non può girarsi dall’altra parte. Sta a questo governo e a questo parlamento trovare il modo di risolvere questo contrasto insostenibile.” Conclude il senatore Dem.
LA NOTIZIA NELLE AGENZIE
Acqua agli occupanti:Zampa (Pd),Merola agito con senso etico
(ANSA) – BOLOGNA, 23 LUG – “Al sindaco Virginio Merola, indagato per avere rispettato un diritto umano fondamentale quale quello di accesso all’acqua e all’assessore Amelia Frascaroli voglio esprimere oggi non solo la mia solidarietà ma anche la mia stima e il mio sostegno. Ai magistrati rivolgo l’appello a concludere celermente un’indagine il cui esito, sono certa, non potrà che confermare che il sindaco Merola ha agito con alto senso etico e nel rispetto del proprio ruolo di responsabile della salute e della sicurezza delle persone”. Lo sostiene Sandra Zampa, vicepresidente Pd e della commissione bicamerale per l’infanzia. “Garantire un bene primario come l’acqua a neonati – ha detto la Zampa – bambini, anziani e famiglie è una decisione non solo eticamente condivisibile ma saggia e doverosa: con il grande caldo di questi giorni lasciare le persone senza l’acqua significa esporre loro e tutta la città a rischi che vanno evitati. La battaglia che attende ora il centrosinistra e il Pd in particolare è per il cambiamento della norma del decreto Lupi, quell’articolo 5 della legge 80 che viola diritti umani fondamentali come, appunto, l’accesso all’acqua. Su questo ho presentato come il collega senatore Lo Giudice un’interrogazione al governo ad oggi senza risposta. Quanto alla destra avrei voluto sentire parole così severe anche quando i sindaci leghisti si sono dichiarati indisponibili ad accogliere i migranti destinati ai loro territori dall’Amministrazione centrale”. (ANSA).
BOLOGNA: ZAMPA (PD), MEROLA INDAGATO PER AVER RISPETTATO UN DIRITTO UMANO =
“magistrati facciano presto, certa che confermeranno senso etico scelta sindaco”
Bologna, 23 lug. (Adnkronos) – “Solidarietà, stima e sostegno”. E’ quanto la vicepresidente del Pd Sandra Zampa esprime al sindaco di Bologna Virginio Merola, indagato per abuso d’ufficio per avere riallacciato l’acqua a due stabili occupati abusivamente. Secondo Zampa, infatti, la scelta di Merola, sostenuta anche dall’assessore al Welfare Amelia Frascaroli, è stata quella di “avere rispettato un diritto umano fondamentale, quale quello di accesso all’acqua”.
“Ai magistrati – prosegue la parlamentare Dem in una nota – rivolgo l’appello a concludere celermente un’indagine il cui esito, sono certa, non potrà che confermare che il sindaco Merola ha agito con alto senso etico e nel rispetto del proprio ruolo di responsabile della salute e della sicurezza delle persone”. “Garantire un bene primario come l’acqua a neonati, bambini, anziani e famiglie è una decisione non solo eticamente condivisibile ma saggia e doverosa – continua Zampa – con il grande caldo di questi giorni lasciare le persone senza l’acqua significa esporre loro e tutta la città a rischi che vanno evitati”. Secondo la vicepresidente del partito, “la battaglia che attende ora il centrosinistra e il Pd in particolare è per il cambiamento della norma del decreto Lupi, quell’articolo 5 della legge 80 che viola diritti umani fondamentali come, appunto, l’accesso all’acqua”. (segue)
(Adnkronos) – Su questo punto Zampa ed il senatore Pd Sergio Lo Giudice hanno già presentato un’interrogazione al Governo. Quanto alla destra, schieratasi contro la scelta di Merola,” avrei voluto sentire parole così severe – conclude Zampa – anche quando i sindaci leghisti si sono dichiarati indisponibili ad accogliere i migranti destinati ai loro territori dall’Amministrazione centrale”.Mcb
BOLOGNA: LO GIUDICE (PD), MEROLA INDAGATO PER UNA NORMA OTTUSA E CIECA =
“articolo 5 del decreto Lupi va cambiato, contrasto e’ insostenibile”
Bologna, 23 lug. (Adnkronos) – “In quanto massima autorità sanitaria della città non poteva ignorare un bisogno essenziale e un diritto fondamentale come l’accesso all’acqua, né sottovalutare i rischi sanitari legati all’assenza di condizioni igieniche basilari”. E’ quanto afferma il senatore Pd Sergio Lo Giudice commentando la decisione della Procura di Bologna di iscrivere nel registro degli indagati, per abuso d’ufficio, il sindaco di Bologna Virginio Merola, a seguito delle due ordinanze con cui, il 27 aprile e il 29 maggio scorsi, ha ordinato di riallacciare l’acqua corrente in due stabili occupati, in cui vivevano circa 300 persone, fra cui decine di bambini, neonati, anziani e disabili.
“Questa azione necessaria da parte di un sindaco si è andata a scontrare contro una norma ottusa e cieca qual è l’articolo 5 della legge 80 del 2014, il cosiddetto ‘decreto Lupi’ – specifica Lo Giudice – una norma che questo Parlamento ha votato, respingendo le proposte di modifica, senza tenere nella giusta considerazione le sue conseguenza sui diritti primari delle persone”.
“Nel maggio scorso, insieme ad altri senatori, abbiamo presentato un’interrogazione, ad oggi senza risposta, in cui chiedevamo al ministro Delrio di ripensare quella legge” ricorda il senatore Dem dalle pagine del suo blog, rimarcando che “se una norma impedisce che un bambino o un vecchio malato ricevano l’acqua necessaria allora il legislatore non può girarsi dall’altra parte”. “Sta a questo Governo e a questo Parlamento – conclude – trovare il modo di risolvere questo contrasto insostenibile”.
BOLOGNA. SINDACO INDAGATO, PARLAMENTARI PD A GOVERNO: STOP A LUPI
ZAMPA-LO GIUDICE CON MEROLA INCALZANO DELRIO: RISPONDA SU ART.5 (DIRE) Bologna, 23 lug. – L’iscrizione del sindaco di Bologna nel registro degli indagati per aver riallacciato l’acqua agli occupanti dimostra l’urgenza di modificare l’ormai famoso articolo 5 del Piano Casa. A sostenerlo sono la vicepresidente del Pd, Sandra Zampa, e il senatore dem Sergio Lo Giudice, che invitano il Governo a mettere mano al provvedimento dell’ex ministro Maurizio Lupi. Nei mesi scorsi, i parlamentari Pd hanno presentato “interrogazione, ad oggi senza risposta, in cui chiedevamo al ministro Delrio di ripensare quella legge- ricorda Lo Giudice in una nota- se una norma ottusa e cieca impedisce che un bambino o un vecchio malato ricevano l’acqua necessaria, allora il legislatore non puo’ girarsi dall’altra parte. Sta a questo Governo e a questo Parlamento trovare il modo di risolvere questo contrasto insostenibile”. Il sindaco, continua Lo Giudice, “in quanto massima autorita’ sanitaria della citta’ non poteva ignorare un bisogno essenziale e un diritto fondamentale come l’accesso all’acqua, ne’ sottovalutare i rischi sanitari legati all’assenza di condizioni igieniche basilari”. Ma quell’ordinanza va a scontrarsi proprio con l’articolo 5 del Piano Casa, che anche il Comune di Bologna ha chiesto piu’ volte di cambiare. Una modifica su cui Palazzo D’Accursio ha avviato in questi giorni un tavolo di lavoro col ministero. Zampa esprime a Merola e all’assessore al Welfare del Comune, Amelia Frascaroli, “solidarieta’, stima e sostegno” e invita i pm “a concludere celermente un’indagine il cui esito, sono certa, non potra’ che confermare che il sindaco ha agito con alto senso etico e nel rispetto del proprio ruolo di responsabile della salute e della sicurezza delle persone. Garantire un bene primario come l’acqua a bambini, anziani e famiglie e’ una decisione non solo eticamente condivisibile, ma saggia e doverosa”
Dalla parte di Merola si schiera anche il capogruppo Pd in Regione, Stefano Caliandro. “Nel pieno rispetto del lavoro della magistratura e nel ribadire la totale contrarieta’ alle occupazioni abusive- scrive in una nota- si evidenzia nella scelta del sindaco di riallacciare l’acqua la tutela di interessi primari, costituzionalmente garantiti. Nessuno puo’ voltarsi dall’altra parte di fronte alla presenza di minori, neonati in evidente stato di necessita’. Quando ci sono in gioco diritti fondamentali io, come Merola, non avrei avuto dubbi”. A sostegno del sindaco si pronuncia anche Piergiovanni Alleva, consigliere regionale dell’Altra Emilia-Romagna. “Dissobbedire” al Piano Casa di Lupi “e’ atto assolutamente legale- sostiene l’ex Tsipras- perche’ fondato sull’obbedienza che si deve ai valori costituzionali e anche al comune senso del diritto e dell’equo”. Alleva esorta piuttosto la magistratura diBologna di “eccepire lei stessa l’incostituzionalita’” della norma, rivolgendosi “alla Suprema Corte. Se non lo fa, ho il timore e’ che condivida i disvalori che animano quelle norme cosi’ evidentemente contrarie ai principi di civilta’ e di equita’ sociale”. Infine, anche l’Arci sostiene “a pieno l’operato del sindaco diBologna. La scelta di Merola e’ stata coraggiosa e giusta, un’assunzione di responsabilita’ che chi ha amministra ha il dovere di fare soprattutto quando ci sono in gioco i diritti e la salute delle persone”. L’Arci invita pero’ a fare uno scatto in piu’ sul tema abitativo. “L’amministrazione e tutte le forze sociali non possono sottrarsi alla responsabilita’ di garantire, nel rispetto della legalita’, il diritto alla casa- afferma l’Arci- individuando soluzioni e forme di collaborazione che permettano di uscire dall’emergenza”. (San/ Dire) 18:37 23-07-15 NNNN
Sindaco Bologna indagato: Pd, sostegno e sintonia =
(AGI) – Bologna, 23 lug. – “Sostegno e sintonia” nei confronti del sindaco di Bologna, Virginio Merola, indagato per abuso d’ufficio dalla procura felsinea in relazione alle ordinanze con cui lo stesso primo cittadino dispose l’allaccio dell’acqua a due immobili occupati abusivamente in citta’ da diverse famiglie. Lo scrive il segretario del Partito Democratico di Bologna, Francesco Critelli, ribadendo piena fiducia nell’operato delle autorita’ competenti. “Il Pd – spiega Critelli – ha sempre manifestato ferma contrarieta’ rispetto alle occupazioni abusive, condividendo assieme al Sindaco la linea della fermezza, strada su cui e’ giusto proseguire. In questo caso, pero’ -sottolinea – bene ha fatto Virginio Merola a tutelare interessi costituzionalmente garantiti, a maggior ragione in presenza di soggetti vulnerabili quali i numerosi minori coinvolti”. (AGI) Ari (Segue) 231633 LUG 15
(AGI) Bologna, 23 lug. – Per il segretario del Pd di Bologna, “ridare l’acqua a minori, donne e famiglie rappresenta un gesto che il Pd ha sempre sostenuto: non stupisce la confusione delle forze di centro-destra, incapaci persino di distinguere tra l’ imprescindibile rispetto della legalita’ ed un necessario atto teso a tutelare le condizioni igienico-sanitarie all’interno dello stabile occupato”. “Il Pd – conclude Critelli – attende fiducioso l’evolversi dell’indagine, confermando a Virginio Merola il massimo della fiducia ed invitandolo a proseguire nella sua positiva azione amministrativa, coniugando legalita’ e solidarieta’”. Solidarieta’ piena a Merola arriva anche dal senatore Pd Sergio Lo Giudice e dalla vicepresidente del Partito Democratico e della commissione bicamerale infanzia e adolescenza, Sandra Zampa. Zampa, dopo aver espresso a Merola anche stima e sostegno, va oltre: “La battaglia che attende ora il centrosinistra e il Pd in particolare e’ per il cambiamento della norma del decreto Lupi, quell’articolo 5 della legge 80 che viola diritti umani fondamentali come, appunto, l’accesso all’acqua”. Su questo, come ha fatto anche il senatore Lo Giudice, Zampa ha presentato un’interrogazione al governo ad oggi senza risposta. “Il sindaco e’ indagato per due ordinanze con cui, il 27 aprile e il 29 maggio scorsi, ha ordinato di riallacciare l’acqua corrente in due stabili in cui vivevano complessivamente circa 300 persone, fra cui decine di bambini, neonati, anziani e disabili- spiega Lo Giudice – In quanto massima autorita’ sanitaria della citta’ – sottolinea – non poteva ignorare un bisogno essenziale e un diritto fondamentale come l’accesso all’acqua, ne’ sottovalutare i rischi sanitari legati all’assenza di condizioni igieniche basilari”. Per il senatore, Merola si e’ andato a scontrare “contro una norma ottusa e cieca qual e’ l’articolo 5 della legge 80 del 2014, il cosiddetto decreto Lupi , una norma che questo Parlamento ha votato, respingendo le proposte di modifica, senza tenere nella giusta considerazione le sue conseguenza sui diritti primari delle persone. Quell’articolo del Piano casa impedisce a chi occupi abusivamente un immobile l’accesso alla residenza e l’allacciamento ai servizi pubblici essenziali, come appunto l’acqua”. Solidarieta’ a Merola e’stata espressa infine anche dalla Cgil di Bologna: “un conto e’ legittimare le occupazioni – si legge in una nota della segreteria bolognese – un conto e’ garantire l’accesso all’acqua a tutte le persone, soprattutto se ci sono dei bambini”. (AGI) Ari 231633 LUG 15
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