nettuno_.jpg   Foto G.Dall’Orto

Mentre si anima il dibattito fra chi vorrebbe affossare la norma anti omofobia approvata dal Senato e chi invece considera necessaria la sua conferma da parte della Camera dei Deputati, il Comune di Bologna prende posizione in modo secco. Il Consiglio comunale, infatti, ha appena approvato all’unanimità un ordine del giorno in cui si chiede al Parlamento di approvare quella norma e la legge contro lo stalking, e di farlo presto. Ecco il testo:

ORDINE DEL GIORNO DI INVITO AL PARLAMENTO AFFINCHÉ APPROVI RAPIDAMENTE UNA LEGGE CONTRO GLI ATTI PERSECUTORI E CONTRO L’OMOFOBIA

 

“””IL CONSIGLIO COMUNALE DI BOLOGNA

 

CONSIDERATO

Il ripetersi di atti violenti indirizzati a limitare la sfera della libertà personale e a violare l’integrità fisica e psichica delle persone quali: gli atti persecutori fondati su molestie o minacce insistenti (“stalking”); i comportamenti fondati sulla discriminazione per orientamento sessuale o identità di genere; gli atti vessatori perduranti nel tempo e classificati come “bullismo”;

 

PRESO ATTO

del progetto di legge stralcio avente come oggetto “Misure di repressione degli atti persecutori e delle condotte motivate da odio o discriminazione fondati sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere”, attualmente in discussione presso la Commissione Giustizia della Camera;

RITENUTO

Che l’approvazione di tale progetto di legge favorirebbe anche a livello locale la possibilità di contenere e contrastare fenomeni di violenza e persecuzione fondate sul genere o sull’identità sessuale delle persone

 

CHIEDE

Al Parlamento italiano di approvare in tempi rapidi il progetto di legge n.2169 ter avente come oggetto “Misure di repressione degli atti persecutori e delle condotte motivate da odio o discriminazione fondati sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere”;

 

Alla Camera dei Deputati di portare a compimento l’approvazione di una norma che estenda anche all’orientamento sessuale la vigente normativa antidiscriminatoria, come già approvato dal Senato della Repubblica lo scorso 7 dicembre.

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