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Lo sfratto dal cassero di Porta Santo Stefano delle associazioni  Donne  di Mondo, Eccentrica e Lo  Spazio, firmatarie della convenzione del 2008, è una scelta che non si comprende.

La convenzione firmata dal Quartiere Santo Stefano  riconosceva il lavoro svolto da quelle associazioni, presenti già da diversi anni in quello spazio, sui temi della promozione dei diritti umani e, in specifico, sulla riflessione sulle identità sessuali e di genere. Si tratta di un tema importante rispetto a cui quelle associazioni sono portatrici di un punto di vista e  di un’elaborazione utile e originale  che rischia di spegnersi. L’atto della giunta commissariale, infatti,  non solo non rinnova la convenzione alla prima scadenza, ma sembra definire una destinazione diversa per quello spazio: rivitalizzazione di aree urbane, educazione ambientale promozione turistica.

L’amministrazione nel 2008 non solo aveva individuato quelle realtà come assegnatarie, ma aveva riconosciuto le tematiche da loro trattate come degne di attenzione pubblica: quali sono i motivi per cui quella scelta oggi va archiviata?
Sergio Lo Giudice

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