(ANSA) – ROMA, 17 LUG – “La firma della Regina Elisabetta sulla legge che estende il matrimonio alle coppie dello stesso sesso in Gran Bretagna rappresenta un’ottima notizia per tutti coloro che in Europa si battono per la paritâ dei diritti. Ben triste che la Repubblica italiana si faccia dare lezioni di uguaglianza fra i cittadini da una testa coronata” . Lo dichiara Sergio Lo Giudice, senatore del Pd ed ex presidente di Arcigay, commentando la notizia della firma apposta dalla Regina Elisabetta che dà il via definitivo alla legge sul matrimonio egualitario voluta fortemente da David Cameron. “Il mio disegno di legge n.15 ‘Norme contro la discriminazione matrimoniale’ in discussione in questi giorni in commissione Giustizia del Senato propone anche per l’Italia lo stesso passo di civiltà: l’estensione pura e semplice del matrimonio civile alle coppie dello stesso sesso”.(ANSA). BSA 17-LUG-13 17:08 NNNN
(ANSA) Nozze gay GB. Lo Giudice: “Triste prendere lezioni di uguaglianza da una monarchia”
17 Lug, 2013 | Comunicati e dichiarazioni, Gay
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E’ un’ulteriore prova della superiorità della Monarchia.
Noi invece subiamo l’omofobia manigolda di una repubblichetta nata dai brogli elettorali!
Ma spiace per gli amici repubblicani ancora assopiti dal fetore resistenziale, i monarchici sono in Italia una realtà che si sta riorganizzando come partito “Stella e Corona”, con risultati incoraggianti a Roma.
Il nostro partito ha brillantemente risolto la questione gay, anche se ignorato dalla stampa manigolda, riconoscendo i nostri diritti e nella Direzione Nazionale sono presenti e dichiaratamente omessuali Alberto Conterio, il cav. Rodolfo Armenio e il suo compagno Ugo Orazio mamone, bandiere storiche del movimento monarchico e dell’attivismo gay di Pompei, e di questo ringraziamo una figura storica del mondo omosessuale italiano il cav. Carlo Cetteo Cipriani.
Nel corso dei lavori della Costituente Monarchica, tenutasi a primavera, sono stati ribaditi tali e immutabili principi. E come anche ribadito ultimamente durante un raduno dal Comandante Ugo D’Atri, presidente dell’Istituto delle Guardie d’Onore al Pantheon, che ci ha ricordato che su 4.000 Guardie d’Onore quasi il 50% sono gay, fieri sostenitori delle monarchie fraterne europee. Ed un grande esponente di punta come Gianni Ruzzier, scampato agli orrori del comunismo e fondatore dell’Associazione Esuli Arcobaleno/Dalmazia Rosa, ha riaffermato la visione del mondo gay e monarchica tra i tanti esuli del terrore rosso, nel segno di sua maestà Umberto II.
Viva il Re!
Alberto Conterio – omosessuale monarchico con orgoglio!
italiareale-stellaecorona.it/
il Re Umberto II era omosessuale e tutti sapevano della sua storia di amore con Primo Carnera.
Il Re in esilio a Cascais venne anche aggredito sulla spiaggia dove incontrava giovani amanti.
Forse Re Umberto sarebbe stato, per via del suo essere omosex, un re aperto alle istanze di noi omosessuali.
Marco Lovison – Attivista gay (Novara)