(ANSA) – BOLOGNA, 30 AGO – Continua a incassare consensi la ricandidatura di Raffaele Donini a segretario del Pd di BOLOGNA,
anche quelli dei senatori Sergio Lo Giudice e Rita Ghedini.

“La candidatura di Donini – scrive Lo Giudice – è un’opportunità per BOLOGNA e per il Pd. Spero che la sfida che Raffaele Donini ha lanciato mettendosi a disposizione per un secondo mandato da segretario venga accettata in modo ampio”, perchè c’è in ballo ”il compito difficile di ricostruire un partito nazionale messo a dura prova dagli eventi di quest’anno”. La disponibilità di Donini a ricandidarsi “al di là delle mozioni congressuali” per Lo Giudice “permetterebbe di svolgere un congresso più autentico”, “al di là degli schieramenti e aiuterebbe a restituire a BOLOGNA e ai bolognesi un ruolo centrale nella definizione delle politiche nazionali”.

E “il partito bolognese rappresenta una sintesi positiva” fra il radicamento e “una capacità di mobilitare un elettorato più ampio che nel resto del Paese”, e “ha il dovere di non disperdere una cultura politica assai diffusa nella nostra base che chiede ai gruppi dirigenti di rappresentare la sintesi di un popolo di iscritti ed elettori che chiede un partito unito su un progetto di rinnovamento”.

Anche per la senatrice Rita Ghedini la disponibilità di Donini a ricandidarsi “è una buona notizia e una bella idea”, dopo la buona prova data nel “non facile compito di guidare il Partito a BOLOGNA negli anni della riconquista della fiducia degli elettori verso l’Amministrazione di sinistra, dopo la delusione e la ‘onta’ del commissariamento”. E’ una bella notizia anche che “nelle difficili stagioni dei governi ‘tecnici’ e ‘di necessità’ abbia ancora voglia di impegnarsi ‘per la ditta’”.

Donini incassa anche l’appoggio della consigliera regionale Paola Marani, responsabile Welfare del Pd di BOLOGNA, che vede la ricandidatura di Donini all’insegna dell’unità e invita a evitare al congresso di “presentare, anche su scala locale, mozioni contrapposte ancorate alle culture di provenienza: rappresenta un passo indietro che rischia di ostacolare quel percorso di sintesi faticosamente intrapreso in questi sei anni dalla fondazione del Pd”. (ANSA). SE 30-AGO-13 18:22 NNNN

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