“E’ un fatto molto positivo che Lorenzo Guerini abbia lanciato un appello a SEL affinché si ricostituiscano le maggioranze di centrosinistra che hanno ben governato le principali città italiane in questi anni.“

Così il democratico Sergio Lo Giudice, portavoce nazionale di ReteDem, commenta le parole affidate stamattina al Messaggero dal vicesegretario PD.

“Sarebbe uno spreco di buona politica marciare in ordine sparso fra chi ha condiviso a livello locale significative esperienze di governo – prosegue il senatore PD – . Quello che ci ha diviso è accaduto altrove, nei palazzi romani, e sarebbe un errore storico farne ricadere gli effetti sul governo delle città. Ci auguriamo che chi crede in una sinistra di governo e non di testimonianza, da Sel a Sinistra italiana a Possibile, accolga l’invito di Guerini.
Quell’appello però ha anche un altro destinatario, ed è lo stesso PD. Sta anche a noi dare segnali chiari che le larghe intese romane sono il frutto di una contingenza storica e non un progetto politico. Dai criteri per le primarie dove queste sono previste alla definizione del programma dove il candidato sindaco c’è già, da Torino a Bologna, lavoriamo davvero perché la sinistra non PD possa tornare a sentirsi a casa propria in alleanza con noi”.

“E’ un fatto molto positivo che Lorenzo Guerini abbia lanciato un appello a SEL affinché si ricostituiscano le maggioranze di centrosinistra che hanno ben governato le principali città italiane in questi anni”.

Così il democratico Sergio Lo Giudice, portavoce nazionale di ReteDem, commenta le parole affidate stamattina al Messaggero dal vicesegretario PD.

“Sarebbe uno spreco di buona politica marciare in ordine sparso fra chi ha condiviso a livello locale significative esperienze di governo – prosegue il senatore PD – . Quello che ci ha diviso è accaduto altrove, nei palazzi romani, e sarebbe un errore storico farne ricadere gli effetti sul governo delle città. Ci auguriamo che chi crede in una sinistra di governo e non di testimonianza, da Sel a Sinistra italiana a Possibile, accolga l’invito di Guerini.
Quell’appello però ha anche un altro destinatario, ed è lo stesso PD. Sta anche a noi dare segnali chiari che le larghe intese romane sono il frutto di una contingenza storica e non un progetto politico. Dai criteri per le primarie dove queste sono previste alla definizione del programma dove il candidato sindaco c’è già, da Torino a Bologna, lavoriamo davvero perché la sinistra non PD possa tornare a sentirsi a casa propria in alleanza con noi.”

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