“Solo pochi mesi fa toccava a Marwen, oggi apprendiamo dal portale Gay.it [ http://www.gay.it/news/tunisia-6-universitari-carcere-omosessualita] della condanna in primo grado a tre anni di reclusione per sei universitari tunisini tutti di età compresa tra i 18 e i 19 anni. L’accusa è di sodomia, adesso i sei giovani sono in attesa del pronunciamento d’appello in calendario il 20 dicembre. Più volte il Ministero degli affari esteri, attraverso il sottosegretario Benedetto Della Vedova, si è dimostrato sensibile alla delicata questione dei diritti LGBTI in Africa; per questo ho depositato una nuova interrogazione sull’accaduto in cui chiedo al Governo di condannare fermamente la criminalizzazione dell’omosessualità nel mondo e sostenere attraverso la nostra rappresentanza in Tunisia l’iter giudiziario dei ragazzi coinvolti”. Così Sergio Lo Giudice, senatore del Partito Democratico e membro della Commissione Diritti umani, primo firmatario dell’interrogazione sottoscritta dalle senatrici e dai senatori Cirinnà, D’Adda, Guerra, Idem, Lai, Lo Moro, Lumia, Orellana, Pegorer, Ricchiuti, Romani Maurizio, Ruta, Spilabotte.

“Un articolo del codice penale tunisino datato 1913 espone ancora oggi i gay locali ad arresti e altre pratiche umilianti come le perquisizioni anali. La norma potrebbe essere impugnata davanti alla Corte costiuzionale, ma il mancato completamento della transizione della Tunisia verso la piena operatività della nuova carta costituzionale non rende ancora funzionante l’organo di garanzia” aggiunge il senatore democratico. “Nel frattempo tocca proprio all’Italia e a tutta la comunità internazionale intensificare la pressione affinché in Tunisia vengano ripristinati i diritti umani e civili dei cittadini”

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