Il presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano, un maschio ultraottantenne, va alla Conferenza internazionale contro la violenza alle donne, voluta dall’Italia in occasione della presidenza pro tempore del G8 e – sorpresa – invita ad unire alla lotta contro la violenza alle donne quella contro l’omofobia e la xenofobia.
www.repubblica.it/2009/05/sezioni/politica/napolitano-2/costituzione/costituzione.html .
Il Ministro per le Pari Opportunità Mara Carfagna, una giovane donna moderna proveniente dal mondo dello spettacolo, organizzatrice della Conferenza, continua ad oscurare il tema della violenza contro gay, lesbiche e trans ed evita accuratamente di farvi cenno nel suo discorso di apertura della Conferenza. www.pariopportunita.gov.it/images/stories/documenti_vari/UserFiles/PrimoPiano/discorso_carfagna_09_09_09.pdf
Il governo precedente, per azione dell’allora Ministra Barbara Pollastrini, aveva deciso, col pieno consenso delle associazioni delle donne, di unire i due temi per organizzare azioni congiunte che agissero , come ha invitato a fare anche oggi il Capo dello Stato, sulle radici comuni della violenza e dell’intolleranza. Da questa impostazione era nata la proposta di legge su stalking e omofobia (approvata dall’attuale maggioranza solo per la parte relativa allo stalking, dopo avere stralciato e messo in un cassetto la parte relativa all’omofobia). Su questa linea era stato istituito nel 2007 un “Forum permanente contro le molestie gravi e la violenza alle donne, per orientamento sessuale e identità di genere” decreto-forum-violenza-07 che prevedeva anche la partecipazione di rappresentanti del mondo omosessuale e transgender, poi insabbiato insieme alla Commissione per i diritti Lgbt.
Un’altra conferma del totale disinteresse di questo governo verso i diritti di gay, lesbiche e trans. Casomai ce ne fosse stato bisogno.
Sergio Lo Giudice
Sono di sinistra e apprezzo le battaglie e il lavoro di Sergio in merito ai diritti civili e alla laicità dello stato. Mi dispiace pero’ che in questa Italia, Paese senza memoria, ci si scordi che il disegno di legge sull’omofobia, approdato in aula parlamentare nella scorsa legislatura Prodi, è stato bloccato proprio dal Pd e dalla parte teo-dem che fa capo a Binetti&co.
Indi, prima di accusare la Carfagna e i governi di destra di non aver fatto nulla in merito a diritti civili e laicità, credo che il PD debba seriamente contestare se stesso, in quanto in tanti anni di politica (ora PD, prima DS, prima ancora PDS), di leggi laiche a favore di gay lesbiche e transgender non se ne è vista traccia.
the truth is deeper…