La Legge di stabilità approvata dalla Camera darà un colpo non piccolo alla vita dell’associazionismo. Il fondo che prevede la copertura del versamento del 5×1000 del prelievo fiscale ad associazioni, fondazioni, Comuni ed enti di ricerca subirà un taglio del 75%, e crollerà da 400 a 100 milioni di euro.
Nell’ottica di un’opposizione ferma ma costruttiva al governo di mr.B, rilancerei umilmente una piccola proposta con copertura abbondante di spesa. Perché il governo non si decide finalmente ad assegnare alle confessioni religiose accreditate solo la quota dell’8×1000 liberamente versata dai contribuenti e a destinare alle misure anti crisi (e magari anche a salvaguardare il ben più misero fondo del 5×1000) le quote non espresse? Si tratta della bella cifra di 550 milioni di euro, che oggi vengono ripartite contro la volontà di quella parte di contribuenti ( (il 58% del totale) che non indica nessun destinatario di quella quota. Perché non si rispetta, in entrambi i casi, la volontà di quei cittadini che pagano le tasse e che si vedranno ingannati per ben due volte, sul 5×1000 assegnato e sull’8×1000 non assegnato?
Sergio Lo Giudice
Bravo Sergio
E’ semplicemente indecente che si tagli il 5×1000 e si lasci inalterato l’8×1000
Non far notare questa stortura al Governo e alla cittadinanza diventa imbarazzante.
Accade una cosa simile con le proteste a tutela della scuola pubblica. L’UAAR fa notare che a gioire dei tagli e’ la scuola privata cattolica, finanziata e avvantaggiata dallo stato. Tra i precari gioiscono solo gli insegnanti di religione cattolica, unici assunti a tempo indeterminato per una materia facoltativa (oltre che un insulto alla laicità del paese, visto che sono insegnanti scelti dal vescovo e pagati dallo stato)
Roberto Grendene
Ho scritto anch’io un post sull’argomento.