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Si avvicina la fine del mandato consiliare 2004-2009. Nell’ottica della possibilità di valutare il lavoro svolto da chi ha avuto un incarico di rappresentanza elettiva,  mi sembra doveroso fornire un breve report sulla mia attività nei cinque anni di durata del mandato.

Ho iniziato nel 2004 avendo alle spalle una breve esperienza nel mandato precedente (ero subentrato nel 2002) svolta dai banchi dell’opposizione. Così, fra i primi atti di questo mandato ho cercato di raccogliere i frutti di alcune idee seminate nei mesi precedenti.

Uno dei risultati di cui sono stato più soddisfatto è stata la nascita del Garante dei diritti delle persone private della libertà personale, da me proposto già dall’opposizione e realizzato nel 2005. Ho promosso un Consiglio straordinario al carcere della Dozza e diversi ordini del giorno sulle difficili condizioni del carcere minorile del Pratello, del CPT e della Casa circondariale.

Sono stato uno dei rappresentanti del Pd nella Sottocommissione Statuto, che ha ammodernato il funzionamento del Consiglio e in queste settimane sta lavorando sulla riforma dei Quartieri.

Il tema dei diritti di cittadinanza è il cuore del mio impegno politico. Mi sono speso per la pari dignità di  gay, lesbiche e transessuali con diversi atti di condanna dell’omofobia e dello stalking e di promozione dei diritti. A seguito di un mio ordine del giorno del 2008 ha visto la luce un Servizio contro le discriminazioni Lgbt presso l’Ufficio Politiche per le Differenze.

I diritti dei cittadini significano anche accesso alla comunicazione e democrazia delle informazioni. Per questo ho proposto al Comune l’uso di software libero –  non di proprietà dei colossi dell’informatica – che procede speditamente, con risparmio economico e spostamento di risorse dalle multinazionali a piccole  aziende del territorio. Su mia proposta è stata introdotta la trasmissione via Internet (su richiesta degli sposi) dei matrimoni celebrati in Sala rossa.

A proposito di famiglie, ho collaborato all’atto di indirizzo sulle politiche familiari, che ha rilanciato il forte impegno di Bologna a favore delle famiglie – a partire da quelle numerose –  senza nessuna discriminazione verso le coppie non sposate né verso quelle dello stesso sesso.

In questi anni mi è stata affidata la predisposizione di importanti ordini del giorno, fra cui quelli sulle droghe, sul voto agli immigrati, di difesa del diritto di sciopero e di manifestazione, di condanna delle violenze fasciste e delle misure populiste sulla sicurezza del governo Berlusconi, come la norma che impone ai medici di denunciare i malati senza permesso di soggiorno.

Da insegnante, mi sono occupato di scuola, promuovendo udienze conoscitive sul bullismo e prese di posizione del Consiglio contro i tagli di Tremonti e Gelmini ai fondi, alle ore e alla qualità delle scuole italiane. Altre mie iniziative consiliari hanno riguardato un miglior raccordo fra la Polizia Municipale e i Giudici di Pace,  la tutela delle Case alloggio per malati di Aids, il rilancio dei Teatri bolognesi, il turismo.

Dal gennaio del 2009 ho assunto la presidenza della Commissione Sanità, Politiche Sociali, Politiche Abitative e della Casa. Pertanto sto dedicando questi ultimi mesi di mandato all’istruttoria di alcuni importanti atti amministrativi con cui il Comune porta a compimento il “cantiere del nuovo welfare”: il Piano per la salute e il benessere; la stipula dei Contratti di Servizio con le ASP; il Piano per la non Autosufficienza.
Dal 13 luglio 2004 al 23 marzo 2009 ho partecipato a 358 sedute del Consiglio Comunale su 372 e a 2310 votazioni su 2676

Bologna,1 aprile 2009

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