(DIRE) Roma, 11 feb. – “Dichiarare lo stato di calamita’ per la Regione Emilia Romagna e verificare se sussistano le condizioni per contestare all’Enel l’interruzione di pubblico servizio per quanto e’ accaduto nella regione in seguito al maltempo, a partire dal 3 febbraio”. E’ quanto chiedono al ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi e al ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti i senatori del Pd eletti in Emilia Romagna Stefano Vaccari, Maria Ceciclia Guerra, Caludio Broglia, Giorgio Pagliari, Leana Pignedoli, Maria Teresa Bertuzzi, Stefano Collina, Josefa Idem, Sergio Lo Giudice, Maurizio Migliavacca, Francesca Puglisi, Gian Carlo Sangalli e Mara Valdinosi, con un’interrogazione a risposta in Commissione. “Dal 3 febbraio il territorio dell’Emilia Romagna- scrivono i senatori del Pd nell’interrogazione- e’ stato colpito da un’ondata eccezionale di maltempo e la neve e’ caduta copiosa, soprattutto sul tratto appenninico. A causa della neve e della caduta di alberi sono state circa 200 mila le utenze private della corrente elettrica. Solo grazie ai Comuni e alla Protezione civile e’ stato possibile portare generi di prima necessita’ e generatori di corrente a chi e’ rimasto in media per 48 ore isolato, senza luce ne’ acqua. A 4 giorni dall’interruzione dell’energia elettrica sono ancora 7500 le utenze interrotte”. In discussione “non c’e’ ovviamente l’abnegazione delle 170 squadre dell’Enel, ma la mancanza di informazione ai cittadini”, prosegue l’interrogazione er questo chiediamo ai ministri di sapere se siano stati informati di quanto stava accadendo, quali iniziative di coordinamento e supporto abbiano attivato nei confronti della Regione e della Protezione civile”, prosegue l’interrogazione dei senatori del Pd eletti in Emilia Romagna “Chiediamo di riconoscere lo stato di calamita’ naturale per il territorio della regione, cosi’ come richiesto dal Presidente Bonaccini e di escludere dal patto di stabilita’ le spese che gli enti locali sosterranno per ripristinare la normalita’- concludono- vogliamo inoltre capire se l’Enel abbia svolto manutenzione sulle linee nel territorio emiliano-romagnolo negli ultimi 5 anni e se sussistano le condizioni per contestare all’azienda l’interruzione del servizio pubblico, visti i danni causati ai cittadini e alle imprese e l’assemza di informazioni sui tempi e i modi con cui procedevano i lavori per il ripristino dell’erogazione di corrente”. (Com/Ran/Dire) 10:59 11-02-15 NNNN
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RASSEGNA STAMPA
Maltempo: Senatori Pd E.R, Enel interrotto pubblico servizio
Governo glielo contesti (ANSA) – ROMA, 11 FEB – Dichiarare lo stato di calamità per la Regione Emilia Romagna e verificare se sussistano le condizioni per contestare all’Enel l’interruzione di pubblico servizio per quanto è accaduto nella regione in seguito al maltempo, a partire dal 3 febbraio. E’ quanto chiedono al ministro dello sviluppo Federica Guidi e al ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti i senatori del Pd eletti in Emilia Romagna Stefano Vaccari, Maria Ceciclia Guerra, Claudio Broglia, Giorgio Pagliari, Leana Pignedoli, Maria Teresa Bertuzzi, Stefano Collina, Josefa Idem, Sergio Lo Giudice, Maurizio Migliavacca, Francesca Puglisi, Gian Carlo Sangalli e Mara Valdinosi, con un’interrogazione a risposta in Commissione. “Dal 3 febbraio il territorio dell’Emilia Romagna – scrivono i senatori nell’interrogazione – è stato colpito da un’ondata eccezionale di maltempo e la neve è caduta copiosa, soprattutto sul tratto appenninico. A causa della neve e della caduta di alberi sono state circa 200 mila le utenze private della corrente elettrica. Solo grazie ai Comuni e alla Protezione civile è stato possibile portare generi di prima necessità e generatori di corrente a chi è rimasto in media per 48 ore isolato, senza luce né acqua. A 4 giorni dall’interruzione dell’energia elettrica sono ancora 7500 le utenze interrotte. In discussione non c’è ovviamente l’abnegazione delle 170 squadre dell’Enel, ma la mancanza di informazione ai cittadini”. “Per questo – spiegano i senatori – chiediamo ai ministri di sapere se siano stati informati di quanto stava accadendo, quali iniziative di coordinamento e supporto abbiano attivato nei confronti della Regione e della Protezione civile. Chiediamo di riconoscere lo stato di calamità naturale per il territorio della regione, così come richiesto dal Presidente Bonaccini e di escludere dal patto di stabilità le spese che gli enti locali sosterranno per ripristinare la normalità”. “Vogliamo inoltre capire se l’Enel abbia svolto manutenzione sulle linee nel territorio emiliano-romagnolo negli ultimi 5 anni e se sussistano le condizioni per contestare all’azienda l’interruzione del servizio pubblico, visti i danni causati ai cittadini e alle imprese e l’assenza di informazioni sui tempi e i modi con cui procedevano i lavori per il ripristino dell’erogazione di corrente”, concludono.(ANSA).
Noi italiani onesti possiamo chiedere il conto a voi politici per tutti i soldi che paghiamo tra tasse e cazzate varie, ma non si sa dove vann. Forse nelle tasche di voi politici tra stipendio indennità e voci varie. Ma smettila si serio ogni tanto.
non accettp che una capra in materia venga a far la predichina a me e ai miei colleghi dell nostro operato!! Noi a differenza di voi che non fate una beata minchia tutto il giorno, ci facciamo il culo!!
Da italiano è da ex dipendente dell’azienda ENEL,vorrei dire a coloro che vorrebbero chiedere ad enel l’aggravante della sospensione di pubblico servizio,benissimo,ma dovete andare fino,in fondo è certamente,prima di tutto dovete dire grazie ai centinaia operai e tecnici di ENEL,per quanto fatto, dopo dovete dare conto di quelle parole che oggi state dicendo,perché,mi sa’ tanto che state sperimentando un nuovo dentifricio, giusto,per lavarsi la bocca. Il problema è unico e solo,ovvero, fare assunzioni ,decentrare le risorse umane, i predecessori dirigenti quelli degli anni 70-80 non erano così stupidi da creare i nuclei di operai in ogni comune,con le Agenzie con maggiori compiti a capo,di questo nuclei e infine le Zone che erano in capo a tutti. In quella organizzazione ,l’ENEL era VICINISSIMA al,territorio,e ai suoi clienti. Ora siccome si ha paura di tornare indietro vi sciacquate la bocca con la fesseria della sospensione di pubblico servizio, no farete nulla,perché interverranno gli amici degli amici. Cercate di fare le cose serie e più fattibili e meno chiacchiere.
uno scandalo?! ma lo sa che significa scandalo?? Scandalo posso essere io che lavoro giorno e notte per rimetterle la luce quando potrei benissimo farmi i cazzi miei a starmene a dormire a casa