l’Unità – 2 giugno 2013
«Con Giustizia e Libertà per ritrovare il popolo Pd»
di PAOLA BENEDETTA MANCA

Perché ha deciso di aderire alla manifestazione di oggi per la Costituzione?

«Perché penso che sia molto importante che ci sia un’attenzione forte da parte di pezzi consistenti della società civile, che chiamino a raccolta la gente e che sentano il desiderio di partecipare al processo di riforma costituzionale che sta per partire», spiega Sergio Lo Giudice, parlamentare bolognese del Pd.

L’opinione pubblica conta veramente nel determinare li processo di riforma della Costituzione?

«Sì. E fondamentale. È proprio a causa della pressione dell’opinione pubblica, ad esempio, che si è deciso di mettere da parte l’ipotesi originaria di una riforma della Costituzione, mettendo in campo una “convenzione” di esperti e politici, un criterio che però non è previsto dalla Costituzione. Il fatto che il Governo abbia deciso di abbandonare questa possibilità è già un risultato».

Quindi, ora, che criteri sì utilizzeranno per riformare la Costituzione?
«Si seguiranno le forme previste dalla Costituzione stessa. E molto positivo il fatto che sia stata approvata la richiesta fatta al Governo di istituire un referendum confermativo sulle riforme elettorali proposte, anche qualora avessero i due terzi del consenso del Parlamento>’.

Perché è importante la manifestazione di oggi?
«Perché permette che ci sia quest’ampia discussione sulla riforma costituzionale e fa sì che l’attenzione dell’opinione pubblica rimanga puntata su questo tema».

Una delle richieste portate avanti da chi ha aderito all’evento è che non venga stravolta la Carta Costituzionale…

«Sono d’accordo. L’impianto costituzionale non dev’essere stravolto da questa riforma. Si devono soltanto adeguare alcune questioni. Ad esempio, va superato il bicameralismo, vanno abolite le Province e ridotto il numero dei parlamentari».

Si chiede anche che non si aspetti a cambiare la legge elettorale, cosa ne pensa?

«Dobbiamo evitare di subordinare al processo di riforma della Costituzione la modifica della legge elettorale. Insieme a 43 parlamentari bio sottoscritto anche un documento in cui chiediamo che non si cristallizzi il “porcellum”. Il fatto che la modifica della legge elettorale sia compresa all’interno della riforma costituzionale non significa
che, nel frattempo, dobbiamo tenerci il “porcellum”,..

Rosy Bindi, che aderirà alla manifestazione, ha detto che parteciperà per “ritrovare la sua gente”, sarà anche un raduno del popolo del centrosinistra?

«Sì. Sicuramente, Sono tanti i parlamentari del Pd che saranno oggi in piazza. E di certo un evento che parla al Pd e alle sue scelte, il tema della Costituzione è carne e sangue della nostra identità politica»,

Ultimamente, il rapporto tra il Pd e il suo popolo, i suoi militanti, è in crisi. Questa manifestazione può essere un momento di riavvicinamento?

«Assolutamente. infatti dobbiamo moltiplicare occasioni come questa in etti il Pd può stare con la sua gente. Spesso ‘facciamo l’errore, a causa delle responsabilità di governo che ha il partito, di metterci dall’altra parte rispetto al popolo del Pd. Invece, nelle manifestazioni, in quelle sindacali, in quelle che rivendicano i diritti civili e che difendono
la Costituzione, il Pd deve esserci».

02.06.13 l'Unità

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