NEWSLETTER SERGIO LO GIUDICE
UNA STRETTA ALLA CORRUZIONE: STAVOLTA CI SIAMO

Finalmente è arrivato in dirittura d’arrivo in Commissione giustizia del Senato il disegno di legge anticorruzione presentato a inizio mandato da Pietro Grasso anche con la mia firma. La proposta, che prevede inasprimenti di pene per i reati di corruzione, concussione, peculato e affini, dovrebbe essere discussa e approvata in aula nei primi giorni di marzo. Ho presentato degli emendamenti al testo: sulla loro sorte vi informerò la prossima volta.Il 27 gennaio il Senato ha approvato la nuova legge elettorale, l’Italicum. Insieme ad altri 23 senatori del PD ho deciso di non partecipare a quel voto. Qui spiego le ragioni di quella scelta. Ne abbiamo discusso poi in diverse occasioni: la settimana scorsa ne abbiamo parlato al circolo PD Andrea Costa di Bologna e in un incontro organizzato a Spilamberto da Cittadinanza Attiva e da Libertà e Giustizia.

L’11 febbraio il Senato ha approvato il disegno di legge sul negazionismo, che introduce un’aggravante alla legge antidiscriminazioni  se un reato di istigazione all’odio o alla violenza etnica o religiosa è accompagnato dalla negazione di un genocidio o di crimini contro l’umanità . Sono intervenuto in aula per spiegare come l’equilibrio che abbiamo trovato nel testo finale evita che il nuovo reato possa essere applicato alla semplice espressione di opinioni, per quanto deprecabili. Qui il video del mio intervento.
LEGGE SULLE UNIONI CIVILI

Intanto si sono concluse in Commissione giustizia le audizioni sulle Unioni civili. Abbiamo ascoltato giuristi di primo livello confermare la costituzionalità della proposta in discussione, un nuovo istituto giuridico riservato alle coppie dello stesso sesso a cui vengono estesi i diritti sociali previsti dal matrimonio con l’esclusione delle adozioni ma con la possibilità di riconoscere i figli del/la partner. Abbiamo avuto dai più autorevoli psichiatri e psicologi del Paese la conferma che i bambini che vivono con genitori dello stesso sesso crescono sani e sereni  tanto quanto gli altri. Ci siamo confrontati con le associazioni rappresentative della comunità gay, lesbica e trans. Abbiamo anche ascoltato gli improperi ideologici e i paragoni barbarici delle associazioni antigay invitate da NCD. La discussione e il voto in Commissione dovrebbero concludersi entro marzo. Poi la parola passerà all’aula.


IN SENATO
Il 21 gennaio in Senato ho presentato alla stampa il mio disegno di legge n.1587 sulle relazioni affettive e familiari dei detenuti. Ne abbiamo discusso con Luigi Manconi, Rita Bernardini, Desi Bruno, Ornella Favero e Franco Corleone.Ho sottoscritto altri due disegni di legge: uno a prima firma di Francesco Verducci sull’internazionalizzazione delle micro e piccole imprese artigiane e una di Francesco Palermo per il ricordo del Porrajmos, la strage di rom e sinti nei lager nazisti, in occasione della giornata della memoria.

Nelle scorse settimane ho presentato alcune interrogazioni al Governo su temi legati ai diritti delle persone: sul comportamento discriminatorio di un poliziotto nei confronti di due ragazzi gay di Pavia che si stavano baciando, su una nuova regolamentazione della prostituzione, su un odioso fatto di mobbing ai danni di una persona transessuale sul caso di un detenuto italo-brasiliano detenuto a Modena che rischia di dover scontare la pena nelle carceri brasiliane definite disumane e violente da tutti gli osservatori internazionali.

Ho sottoscritto diverse interrogazioni e interpellanze. Fra tutte ricordo quelle della senatrice Ginetti sulla magistratura onoraria e sulle province e le città metropolitane, una a prima firma di Stefano Vaccari sui danni del maltempo in Emilia-Romagna, un’altra proposta da Pamela Orrù sull’ennesima strage di migranti al largo di Lampedusa e quella di Maria Teresa Bertuzzi sulle smart cities.

Ricordo ancora due interrogazioni sui beni confiscati alla mafia, una proposta da Elena Ferrara sul Castello di Miasino, e una a prima firma Mattesini sull’Agenzia nazionale per i beni
confiscati alla criminalità organizzata.

Ho sottoscritto una mozione a prima firma di Luigi Manconi sul riconoscimento dello Stato di Palestina e una a prima firma di Valeria Fedeli sul contrasto alla violenza di genere.

Ho firmato per l’istituzione di una Commissione
parlamentare di inchiesta sull’Anas Spa
.

Ho aderito all’intergruppo parlamentare di solidarietà con il popolo curdo.

Ho sottoscritto l’appello, promosso da Parlamentarians for Global Action e Non c’è Pace Senza Giustizia, che chiede alle autorità del Bahrein di rilasciare Sheikh Ali Salman, leader dell’opposizione, e una lettera al presidente egiziano al-Sisi sulla morte di Shaimaa El-Sabag, attivista di un partito di opposizione.

Nei giorni scorsi con un gruppo di parlamentari PD abbiamo inviato una lettera  al segretario del PD Matteo Renzi per chiedere di aprire una discussione nel partito e nei gruppi parlamentari  sulla posizione da tenere sulla  crisi greca. Pensiamo che la gestione di quella crisi possa rappresentare l’occasione per rivedere, come dichiarato più volte dallo stesso Renzi, le politiche europee fondate sull’austerità e rilanciare una strategia fondata sugli investimenti pubblici e la crescita.

Il febbraio 2015 sarà ricordato soprattutto per l’elezione di Sergio  Mattarella alla presidenza della Repubblica. Sul mio blog su Huffington Post ho spiegato perché l’ho votato con convinzione. Finora non mi ha dato certo occasione di pentirmene e la sua crescente popolarità mostra che abbiamo fatto la scelta giusta. Spero anche che quello che è stato chiamato il “metodo Mattarella”, cioè la ricerca di un ampio consenso trasversale a partire da una proposta  realmente condivisa nel partito di maggioranza relativa, possa segnare una nuova fase di vita del PD, basata su una reale condivisione degli obiettivi e non su atteggiamenti muscolari verso le minoranze.

In conclusione ti segnalo una mia intervista video su vari temi nazionali e locali ad “Aria pulita” su 7 Gold e un’intervista per Radio Radicale su divorzio breve e unioni civili.

Domenica 1 marzo al Teatro del Baraccano di Bologna, dalle 14.30, ci sarà l’assemblea per la costituzione anche in Emilia-Romagna dell’Associazione Possibile. Una buona occasione per confrontarsi sui bisogni dell’Italia, da sinistra.

Alla prossima
Sergio Lo Giudice


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