“Il Ministero degli Esteri affidato a Emma Bonino è in buone mani per quanto attiene la difesa dei diritti umani”.

Lo dichiara Sergio Lo Giudice, membro della Commissione Diritti Umani del Senato commentando la risposta del Ministero degli Esteri all’interrogazione parlamentare presentata pochi giorni fa insieme al presidente della stessa Commissione Luigi Manconi, sul caso del prof. Paolo Mannina, docente italiano espulso dall’Eritrea perchè omosessuale.

“Il Vice Ministro Lapo Pistelli – prosegue Lo Giudice – ha confermato l’impegno internazionale dell’Italia sui diritti delle persone omosessuali e transessuali in modi molto concreti: l’inserimento del tema delle discriminazioni per orientamento sessuale nel rapporto dei Capi Missione UE ad Asmara sulla situazione in Eritrea; il sostegno dell’Italia alla Risoluzione sui diritti delle persone LGBT (Lesbian, Gay, Bisexual, Transgender) presentata alla XXIIIª sessione del Consiglio Diritti Umani delle Nazioni Unite che si é aperto a Ginevra il 27 maggio; il contributo alla stesura in sede di Unione Europea delle linee guida operative europee per la tutela dei diritti delle persone LGBT, destinate alle Delegazioni dell’UE e alle Missioni diplomatiche dei Paesi membri che saranno sottoposte all’approvazione del Consiglio Affari Esteri il 24 giugno; il sostegno all’azione dell’Unione Europea che ha incluso i diritti LGBT tra le proprie priorità in vista dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite di settembre, assieme all’abolizione della pena di morte, la promozione della libertà di religione, l’abbandono della pratica delle mutilazioni genitali femminili, della tortura, del razzismo e la protezione dei diritti delle popolazioni indigene e dei disabili”.

“Mi auguro – conclude il senatore del Partito Democratico – che il Ministero degli Esteri, insieme al Ministero dell’Istruzione, possa anche risolvere la situazione del prof. Paolo Mannina, ingiustamente costretto a licenziarsi da un’amministrazione dello Stato Italiano per via del suo orientamento sessuale e ad oggi senza lavoro a causa di un trattamento che viola i suoi diritti fondamentali”.

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La risposta del Vice Ministro Lapo Pistelli (PDF)

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Sen. Sergio Lo Giudice
Sen. Luigi Manconi
SENATO DELLA REPUBBLICA R O M A
e, p.c.,
SENATO DELLA REPUBBLICA
Servizio di Segreteria e dell’Assemblea R O M A
CAMERA DEI DEPUTATI
Schedario Elettronico R O M A
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Dipartimento Rapporti con il Parlamento – Uff. III R O M A

On. Senatori,
rispondo alla Vostra interrogazione a risposta scritta n. 4-00197 sul caso del Prof. Paolo Mannina ad Asmara, il cui testo è il seguente:

Premesso che, per quanto risulta agli interroganti:
all’inizio del mese di aprile 2013 è stato consegnato dalle autorità eritree al professor Paolo Mannina, docente di lingua e letteratura italiana presso l’istituto omnicomprensivo di Asmara, un decreto di espulsione che gli intimava di lasciare l’Eritrea entro 48 ore;
il professor Mannina era stato assunto il 6 marzo 2013 con regolare contratto fino al 30 giugno dal Ministero degli affari esteri italiano;
le autorità eritree si sono rifiutate di dare una motivazione ufficiale all’espulsione;
a quanto è stato possibile sapere in via ufficiosa, le autorità eritree sarebbero venute a conoscenza del matrimonio contratto in Spagna fra il professor Mannina e un cittadino cileno del suo stesso sesso;
a richiesta di spiegazioni da parte dell’ambasciata italiana, le autorità eritree avrebbero definito l’insegnante italiano come “individuo pericoloso e potenzialmente destabilizzatore dell’ordine morale e pubblico del Paese”;
il docente è stato così costretto a lasciare il suo lavoro presso un’amministrazione dello Stato italiano a causa del suo orientamento sessuale;
come reso noto dall’associazione “Certi diritti” che ha denunciato il caso, il professor Mannina ha dovuto, prima della partenza, sottoscrivere una rinuncia al contratto, ma ha altresì allegato al modulo una dichiarazione in cui sottolineava che la sua decisione non era libera ma determinata da un serio pericolo per la sua incolumità, come peraltro consigliato dall’ambasciatore italiano ad Asmara;

il Ministero dell’istruzione, università e ricerca non avrebbe proposto al docente nessuna soluzione alternativa, limitandosi a prendere atto delle sue dimissioni forzate;
considerato che:
in circa 70 Stati del mondo l’omosessualità è ancora oggi considerata reato;
in Eritrea i rapporti omosessuali sono puniti, secondo l’art.600 del codice penale, con la detenzione dai 3 ai 10 anni;
il professor Mannina non è mai stato coinvolto in nessun atto o episodio in contrasto con le leggi eritree;
nell'”Accordo tecnico sullo status delle scuole italiane in Asmara e del loro personale” non si fa cenno all’orientamento sessuale come elemento per l’attribuzione di un incarico lavorativo presso la scuola italiana in Eritrea;
l’articolo II-81 del trattato costituzionale europeo dichiara che “È vietata qualsiasi forma di discriminazione fondata, in particolare, sul sesso, la razza, il colore della pelle o l’origine etnica o sociale, le caratteristiche genetiche, la lingua, la religione o le convinzioni personali, le opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, l’appartenenza ad una minoranza nazionale, il patrimonio, la nascita, la disabilità, l’età o l’orientamento sessuale”;
a seguito della direttiva del Consiglio dell’Unione europea 2000/78/CE del 27 novembre 2000, che mira a stabilire un quadro generale per la lotta alle discriminazioni per quanto concerne l’occupazione e le condizioni di lavoro, l’Italia ha approvato il decreto legislativo 9 luglio 2003, n. 216, recante “Attuazione della direttiva 2000/78/CE per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro”, che introduce per la prima volta nell’ordinamento italiano il principio di parità di trattamento ed il divieto esplicito di discriminazioni fondate sull’orientamento sessuale per quanto concerne l’occupazione e le condizioni di lavoro, introducendo inoltre una disciplina antidiscriminatoria che include strumenti di tutela giurisdizionale,
si chiede di sapere:
quale sia stato il ruolo del Ministero degli affari esteri in questa vicenda e quali azioni siano state intraprese a tutela del professor Paolo Mannina, della sua dignità di cittadino e insegnante e delle sue condizioni di lavoro;
quali siano state le modalità e i contenuti dell’interlocuzione fra il Ministero degli affari esteri e il Ministero dell’istruzione e perché non si sia ritenuto di dare prosecuzione in qualche modo al rapporto di lavoro instaurato fra l’amministrazione statale e il docente;
quali misure il Ministro in indirizzo intenda intraprendere per garantire l’incolumità, la dignità personale e le condizioni lavorative di quei cittadini italiani che lavorino all’estero in condizioni di potenziale discriminazione a causa del loro orientamento sessuale o di altra condizione personale tutelata dall’art. II-81 del trattato costituzionale europeo.

Su istruzione del Ministro Bonino, la Farnesina ha seguito con particolare attenzione la vicenda del Professor Mannina e si è immediatamente attivata a tutela del nostro connazionale.
Sia l’Ambasciata d’Italia ad Asmara con le autorità eritree che il Ministero degli Esteri con l’Ambasciatore eritreo a Roma hanno manifestato la ferma contrarietà al provvedimento di espulsione, sottolineando l’esigenza che non venissero imposte restrizioni alla libertà personale del docente.
La Farnesina ha fermamente contestato – rappresentando le proprie argomentazioni a tutela del docente e sottolineando la necessità di rispettare i suoi diritti – le motivazioni dell’espulsione formalizzate dalle autorità eritree. Esse richiamano l’art. 7 dell’Accordo tecnico sulle Scuole italiane ad Asmara, laddove si fa riferimento al rispetto della normativa locale, ed in particolare dell’art. 600 del codice penale eritreo relativo ai rapporti consensuali tra persone dello stesso sesso.
L’Italia ha al contempo coinvolto i partner europei, informandoli della vicenda ed ottenendo l’inserimento della problematica delle discriminazioni per ragioni di orientamento sessuale nell’ultimo rapporto dei Capi Missione UE ad Asmara sulla situazione nel Paese. Sono allo studio iniziative volte a stimolare un’azione comune UE di sensibilizzazione nei confronti delle autorità eritree.
La Farnesina si è impegnata attivamente anche per verificare possibili opportunità di lavoro in altre sedi. Purtroppo, essendo il Professor Mannina un docente supplente, in base alle norme vigenti le possibilità di un suo ricollocamento all’estero sono subordinate alle graduatorie dei singoli istituti scolastici. Il Ministero degli Esteri continua quindi ad essere in contatto con il Professore Mannina al fine di individuare, d’intesa con il MIUR, opportune soluzioni sul piano professionale.
L’azione svolta dal Ministero degli Affari Esteri si inquadra nell’incessante attività condotta a livello internazionale, su impulso del Ministro Bonino, contro ogni forma di discriminazione, inclusa quella basata sull’orientamento sessuale.
Il nostro Paese, insieme agli altri Paesi UE, sostiene con determinazione la Risoluzione sui diritti delle persone LGBT (Lesbian, Gay, Bisexual, Transgender) che verrà presentata alla XXIIIª sessione del Consiglio Diritti Umani delle Nazioni Unite che si aprirà a Ginevra il prossimo 27 maggio.
A livello UE l’Italia sta al contempo contribuendo alla stesura delle linee guida operative europee per la tutela dei diritti delle persone LGBT. Le linee guida sono destinate alle Delegazioni dell’UE e alle Missioni diplomatiche dei Paesi membri e verranno sottoposte all’approvazione del Consiglio Affari Esteri il prossimo 24 giugno.
L’Italia sostiene infine con forza l’azione dell’Unione Europea che ha incluso i diritti LGBT tra le proprie priorità in vista della prossima Assemblea Generale delle Nazioni Unite in programma a settembre, assieme all’abolizione della pena di morte, la promozione della libertà di religione, l’abbandono della pratica delle mutilazioni genitali femminili, della tortura, del razzismo e la protezione dei diritti delle popolazioni indigene e dei disabili.

On. Lapo Pistelli

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