“La sentenza di condanna per le affermazioni pesantemente omofobe di Carlo Taormina mostra che l’Italia non può più pensare di considerarsi una zona franca nel rispetto dei diritti fondamentali di gay, lesbiche e trans. Questo riguarda in particolare i tanti politici nostrani che continuano ad insultare pesantemente le persone omosessuali e la loro dignità.”

Così il senatore PD Sergio Lo Giudice commenta la sentenza del Tribunale di Bergamo che ha condannato Carlo Taormina al pagamento di 10.000 euro di risarcimento per le sue affermazioni antigay.

“Solo pochi giorni fa uno studio dell’Agenzia europea per i diritti fondamentali dell’Unione Europea ha rivelato che i politici italiani sono i più omofobi d’Europa, (così percepiti dal 91% degli intervistati) per l’uso di un linguaggio discriminatorio, e le battute offensive sui gay. Non occorre ricordare qui il florilegio di offese pesanti pronunciate da celebri statisti della caratura di Bossi, Tremaglia o Calderoli. Oggi finalmente l’ex deputato di Forza Italia ed ex sottosegretario al Ministero dell’Interno viene condannato sulla base di una legge del 2003 con cui il nostro paese é stato costretto a recepire la direttiva contro le discriminazioni sul lavoro emanata dell’Unione Europea nel 2000”.

“Taormina , che in una puntata della Zanzara aveva sostenuto che “I gay hanno anomalie fisiche, genetiche e mentali” non è stato condannato per questi insulti pesantemente omofobi, ma per avere affermato che non avrebbe mai assunto omosessuali nel suo studio legale, contravvenendo così alla normativa contro le discriminazioni sul lavoro. Un grazie particolare all’Avvocatura per i diritti LGBTI – Rete Lenford che ha intentato la causa vinta oggi. ”

Roma, mercoledì 6 agosto 2014
Sen. Sergio Lo Giudice

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