NEWSLETTER SERGIO LO GIUDICE
QUESTO TERRIBILE, INTRICATO MONDO


“Noi siamo convinti che il mondo, anche questo terribile, intricato mondo di oggi può essere conosciuto, interpretato, trasformato, e messo al servizio dell’uomo, del suo benessere, della sua felicità. La lotta per questo obiettivo è una prova che può riempire degnamente una vita.”


Così scriveva trent’anni fa Enrico Berlinguer, uno che questo mondo ha cercato di trasformarlo senza riuscirci (ne parla in un bel libro molto utile appena uscito, “Sulle orme del gambero”, Walter Tocci). Questo mondo è forse ancor più terribile e intricato, ma l’obiettivo di renderlo più adatto all’umanità mantiene intatto il suo valore.

In Russia una legge voluta da Putin rende illegale la “propaganda” (cioè parlare in pubblico) dell’omosessualità. Ne ho parlato (in pubblico), nell’aula del Senato (Guarda il video), in occasione del viaggio a San Pietroburgo per la riunione del G20 del premier Enrico Letta a cui ho chiesto, ahimè invano, di prendere pubblicamente posizione contro questa misura, come in quei giorni avevano fatto Barack Obama e David Cameron.

In Siria la guerra civile fra il regime dittatoriale di Assad e una rivolta di popolo sempre più condizionata da infiltrazioni fondamentaliste rende instabile quell’area e un inferno la vita di milioni di persone. Ai civili siriani è andata la solidarietà di Bologna in una manifestazione a cui ho partecipato in piazza Nettuno. Ma la vera sfida sarà quella dell’accoglienza dei tanti profughi che premono sui nostri confini, dalla Siria come dall’Eritrea. Dal quel paese africano sottoposto a dittatura proveniva la gran parte dei morti del naufragio di Lampedusa. Al loro ricordo, e a una riflessione su come evitare che succeda quel che è successo, Bologna ha dedicato un triste e commovente pomeriggio di pioggia in cui abbiamo ricordato le tante tragedie di migrazione attraverso il Mediterraneo.

In queste settimane la commissione Diritti Umani del Senato si sta interrogando a fondo su cosa fare. Pochi giorni prima del disastro del barcone pieno di eritrei era stata nostra ospite il sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini, una donna determinata e coraggiosa (chi vuole può riascoltarla qui). Più di recente i rappresentanti dell’UNHCR, l’Alto commissariato ONU per i rifugiati, ci hanno descritto le carenze di un sistema di accoglienza come quello italiano, basato su una legge dannosa come la Bossi-Fini e non, come sarebbe necessario, su una legge organica sul diritto d’asilo.

In Commissione Giustizia stiamo trattando in contemporanea un ventaglio di proposte. Si è provvisoriamente chiuso il capitolo della riorganizzazione dei tribunali, che ha lasciato però diverse questioni in sospeso. A Bologna la chiusura delle sezioni staccate di Porretta e Imola ha prodotto dei disagi che andranno monitorati nei prossimi mesi. Mi sono occupato del tema dei lavoratori precari della giustizia: ho presentato un emendamento al decreto sulla riorganizzazione della pubblica amministrazione che purtroppo non è stato accolto. Ci riproveremo in altro modo.

Intanto è arrivato in commissione il disegno di legge contro l’omofobia e la transfobia, approvato dalla Camera, che ha già provocato tante polemiche. Per estendere a gay, lesbiche e trans la Legge Mancino contro le discriminazioni per motivi razziali, religiosi , etnici e nazionali sono state inserite delle limitazioni che rischiano di rendere poco applicabile quella legge, che andrà perciò modificata in Senato.

Un po’ meglio è andata con il decreto legge sul femminicidio: non è proprio come l’avevamo immaginata ma la sua approvazione definitiva in Senato rappresenta un primo passo contro la violenza di genere, a cui andranno affiancati interventi sul piano culturale e sociale senza i quali l’inasprimento delle norme penali rimarrebbe inefficace.

Nelle scorse settimana ho firmato alcuni dei referendum radicali (su carcere, droghe, divorzio breve, abolizione dell’ergastolo) e la proposta di legge di iniziativa popolare sull’eutanasia, su cui ho scritto di recente nel mio blog sull’Huffington Post che vi invito a frequentare.

Tema di questi giorni e impegno prioritario della commissione giustizia nelle prossime settimane sarà di dare una risposta alla questione del sovraffollamento insopportabile delle nostre carceri denunciato dall’Europa e oggetto di un messaggio di Napolitano alle Camere.

La prossima volta parleremo del congresso del PD. Sabato parteciperò all’assemblea di Campo Democratico, la rete trasversale alle mozioni congressuali nata da un documento promosso da Goffredo Bettini. Quel documento, come aveva fatto quello di Fabrizio Barca, chiama a costruire un congresso libero da un eccesso di correntismi e un partito che sappia basarsi su nuove forme di partecipazione democratica. Ci saranno Luca Zingaretti, Ignazio Marino e, spero, i candidati alla segreteria. Nel pomeriggio parteciperò alla manifestazione “Costituzione, la via maestra” indetta fra gli altri da don Luigi Ciotti e Stefano Rodotà. Qualcuno pensa a quella manifestazione come il tentativo di fare nascere una nuova forza politica, ma questo sarebbe un errore. Io ci sarò rispondendo all’appello alla presenza di tutti quelli che credono che la Costituzione e le sue modifiche debbano essere oggetto della più ampia condivisione e partecipazione.

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Sergio Lo Giudice

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