E’ stata una settimana intensa e ricca di prospettive. Lunedì e martedì si è svolto a Torino, all’interno della Fiera dei Diritti e delle Pari Opportunità “ Melting Box” (www.meltingbox.it) il convegno “ Educare alle diversità – Esperienze educative sui temi dell’orientamento sessuale”, aperto da Barbara Pollastrini. La Ministra ha annunciato che è imminente l’insediamento della Commissione per i diritti delle persone Lgbt presso, che io stesso sarò chiamato a presiedere.
Nella stessa giornata si è discusso della creazione di un Osservatorio nazionale sulle discriminazioni, a cui stanno lavorando diverse associazioni (fra cui Arcigay) coordinate dal portavoce italiano dell’Enar Luciano Scagliotti. La mattina del martedì ho coordinato un workshop sulle esperienze internazionali su scuola e omosessualità, durante il quale ho anche presentato i risultati di “Towards an inclusive school”, il progetto a cui ho partecipato fino all’anno scorso con la mia scuola, il Liceo Copernico di Bologna: www.inclusiveschool.org , www.copernico.bo.it/html/tis2006.htm
Venerdì sono stato all’apertura di un altro convegno importante: le “Giornate nazionali di Ready”, che ha fatto tanto discutere per l’immagine promozionale scelta (vedi sopra). In effetti la sovrapposizione di due messaggi non coincidenti (uno esplicito, “l’orientamento sessuale non è una scelta” e uno, implicito nell’immagine, “omosessuali si nasce”) ha creato non poca confusione e tante polemiche.
Non mi convince l’ipotesi di un’origine genetica dell’orientamento sessuale che penso sia il risultato di predisposizioni caratteriali e risposte personalissime a quel complesso di stimoli prodotti dall’intreccio di relazioni in cui siamo immersi dalla nascita. Penso che l’identità sessuale sia una costruzione che avviene nel tempo e di cui a un certo punto si raggiunge la consapevolezza. A quel punto sta a noi scegliere non “se” essere omosessuale o meno ma “come” vivere il nostro essere gay o lesbica o etero. Tant’è. Ready è la “Rete degli Enti locali Anti Discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere” di cui fa parte anche il Comune di Bologna e che a Firenze è stata rilanciata in modo positivo da una due giorni ricca di contenuti.
Infine, il Pd. Sabato 27 è stato l’atto di nascita del partito democratico. Siamo partiti all’alba da Bologna in pullman. Veltroni ha saputo toccare le corde giuste, trasmettendo la passione di una nuova avventura, ma evitando di toccare i temi etici e limitandosi ad un accenno al tema della laicità. La questione è rimandata, ma ancora per poco: fra i cento eletti nella commissione “Carta dei valori” ci saranno i teodem Paola Binetti e Luigi Bobba, ma anche Andrea Benedino, già portavoce di Gayleft, e il matematico ateo Pierluigi Odifreddi ( “ Perchè non possiamo dirci cristiani”, imperdibile). Un’osservazione: Uòlter, mi fido di te, ma che tu abbia provato a farci canticchiare in cinquemila la canzoncina di Jovanotti mi ha fatto una strana impressione. Va bene la figura forte del leader, ma la condizione necessaria è un senso di partecipazione corresponsabile. Fidiamoci tutti/e di tutti/e, ok?