(DIRE) Bologna, 12 dic. – L’estensione alle coppie gay della licenza matrimoniale decisa dalla Corte di giustizia europea “è un monito anche per l’Italia: occorre legiferare presto sui diritti delle coppie gay e lesbiche e la strada maestra è quella del matrimonio”. Lo afferma il senatore bolognese del Pd Sergio Lo Giudice, che rilancia il proprio disegno di legge, in discussione in Commissione Giustizia del Senato, “che abolisce la discriminazione nell’accesso al matrimonio delle coppie omosessuali. Questa e’ la via maestra indicata dall’Europa”. Secondo Lo Giudice, “normare in modo differente una coppia dello stesso sesso rispetto ad una di sesso diverso e’ in contrasto con le norme antidiscriminatorie contenute nel trattato costituzionale europeo”. Questa sentenza, sottolinea il parlamentare, “non e’ una novita’, ma conferma una linea gia’ espressa dalla Corte di Giustizia. Su questi presupposti la Germania ha dovuto modificare le sue unioni civili per renderle uguali al matrimonio e la Gran Bretagna di Cameron ha deciso di abbandonare dopo pochi anni le civil partnership per estendere il matrimonio alle coppie dello stesso sesso”. Il monito “anche per l’Italia e’ molto chiaro: non giova esercitarsi in istituti giuridici distinti dal matrimonio con la speranza di circoscrivere un diritto minorato per le coppie gay e lesbiche, perche’ la discriminazione fra le coppie in base al loro orientamento sessuale e’ contraria alla costituzione europea. Il Parlamento ha il modo di risolvere il problema una volta per tutte senza incorrere in uno stillicidio giudiziario”. (Bil/ Dire) 16:35 12-12-13 NNNN

Gay: Lo Giudice (Pd), Italia ascolti Corte Giustizia Europea

(ANSA) – ROMA, 12 DIC – “La decisione della Corte di Giustizia Europea di riconoscere pari diritti alle coppie sposate e a quelle unite in Pacs è un monito anche per l’Italia: occorre legiferare presto sui diritti delle coppie gay e lesbiche e la strada maestra é quella del matrimonio”. Così il senatore PD Sergio Lo Giudice saluta la notizia che arriva da Bruxelles. “Normare in modo differente una coppia dello stesso sesso rispetto ad una di sesso diverso é in contrasto con le norme antidiscriminatorie contenute nel trattato costituzionale europeo – spiega Lo Giudice -. Questa sentenza non è una novità, ma conferma una linea già espressa dalla Corte di Giustizia. Su questi presupposti la Germania ha dovuto modificare le sue unioni civili per renderle uguali al matrimonio e la Gran Bretagna di Cameron ha deciso di abbandonare dopo pochi anni le civil partnership per estendere il matrimonio alle coppie dello stesso sesso” “Il monito anche per l’Italia è molto chiaro: non giova esercitarsi in istituti giuridici distinti dal matrimonio con la speranza di circoscrivere un diritto minorato per le coppie gay e lesbiche, perché la discriminazione fra le coppie in base al loro orientamento sessuale è contraria alla costituzione europea. Il parlamento ha il modo di risolvere il problema una volta per tutte senza incorrere in uno stillicidio giudiziario: si approvi presto il mio disegno di legge n.15 in discussione in Commissione Giustizia del Senato che abolisce la discriminazione nel’accesso al matrimonio delle coppie omosessuali. Questa è la via maestra indicata dall’Europa”. (ANSA).

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