Violenza donne: interrogazione Pd contro stupro massa Sudan
Rabbia per fondi anti femminicidio bloccati (ANSA) – ROMA, 25 NOV – “Fanno rabbia i 16 milioni congelati della legge sul femminicidio e indignano notizie come lo stupro di massa in Darfur contro 210 donne, tra cui bambine e adolescenti, che rimangono nell’oblio nonostante la loro gravità”. La senatrice Nicoletta Favero (Pd), nella giornata mondiale contro la violenza sulle donne ha presentato un’interrogazione in questo senso al ministro degli Esteri, di cui è prima firmataria. Hanno sottoscritto, tra gli altri, i suoi colleghi Puppato, Amati, Lo Giudice, Valentini, Maturani, Ferrara, Puglisi, Cantini, Ginetti. “Chiediamo al Governo – prosegue Favero – di attivarsi con la massima sollecitudine, anche in sede europea e presso le Nazioni Unite, affinché venga fatta massima chiarezza in tempi rapidi su questo episodio. Sarebbe necessario chiedere conto al Governo sudanese di tale episodio e della recrudescenza dell’azione militare che negli ultimi tempi si è registrata nel Darfur, nel Sud Kordofan e nello Stato del Nilo Blu”. Sempre sullo stupro di massa in Sudan è intervenuta l’ong “Italians for Darfur” che ha lanciato un appello a non ignorare le vittime. Venerdì a Roma, davanti a Montecitorio, ci sarà un presidio dei rifugiati sudanesi in Italia e degli attivisti dell’ong italiana. L’hashtag #DontLookAway accenderà i riflettori sulla campagna contro gli stupri nel Darfur e gli attacchi delle milizie filo-governative a villaggi e campi profughi. (ANSA).

VIOLENZA DONNE: INTERROGAZIONE PD CONTRO STUPRO MASSA IN DARFUR
(9Colonne) Roma, 25 nov – “Fanno rabbia i 16 milioni congelati per 2013/14 della legge sul Femminicidio e indignano notizie come lo stupro di massa in Darfur contro 210 donne, tra cui bambine e adolescenti, che rimangono nell’oblio nonostante la loro gravità”. Così la senatrice del Partito democratico Nicoletta Favero che nella giornata mondiale contro la violenza sulle donne ha presentato un’interrogazione al ministro degli Esteri di cui è prima firmataria (sottoscritta anche dai senatori Puppato, Amati, Lo Giudice, Valentini, Maturani, Ferrara, Puglisi, Cantini, Ginetti e altri) sull’episodio denunciato da numerose organizzazioni per i diritti umani, tra cui Italians for Darfur, e su cui il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha chiesto al governo del Sudan di consentire l’avvio di un’inchiesta. “Le dichiarazione rese dalle autorità sudanesi, che negano la responsabilità dei militari accusati delle violenze – sottolinea la senatrice Favero nell’interrogazione – contrastano in modo del tutto evidente con le notizie diffuse dai mass-media indipendenti, dalle organizzazioni dei diritti umani e dalle testimonianze rese dalla stessa popolazione locale. Pertanto chiediamo al Governo se non ritenga opportuno di doversi attivare con la massima sollecitudine, anche in sede europea e presso le Nazioni Unite, affinché venga fatta massima chiarezza in tempi rapidi su questo episodio. Sarebbe necessario avviare, anche attraverso l’Ambasciata italiana in Sudan, tutte le azioni diplomatiche opportune affinché vengano disposte nuove e approfondite indagini sul posto e, visti i considerevoli rapporti diplomatici ed economici esistenti tra il nostro Paese e il Sudan, chiedere conto al Governo sudanese di tale episodio e della recrudescenza dell’azione militare che negli ultimi tempi si è registrata nel Darfur, nel Sud Kordofan e nello Stato del Nilo Blu”. (PO / red)

Interrogazione Pd contro stupro di massa in Darfur
Roma, 25 nov. (askanews) – “Fanno rabbia i 16 milioni congelati per 2013/14 della legge sul Femminicidio e indignano notizie come lo stupro di massa in Darfur contro 210 donne, tra cui bambine e adolescenti, che rimangono nell’oblio nonostante la loro gravità”. Così la senatrice del Partito democratico Nicoletta Favero che nella giornata mondiale contro la violenza sulle donne ha presentato un’interrogazione al ministro degli Esteri di cui è prima firmataria (sottoscritta anche dai senatori Puppato, Amati, Lo Giudice, Valentini, Maturani, Ferrara, Puglisi, Cantini, Ginetti e altri) sull’episodio denunciato da numerose organizzazioni per i diritti umani, tra cui Italians for Darfur, e su cui il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha chiesto al governo del Sudan di consentire l’avvio di un’inchiesta. “Le dichiarazione rese dalle autorità sudanesi, che negano la responsabilità dei militari accusati delle violenze – sottolinea la senatrice Favero nell’interrogazione – contrastano in modo del tutto evidente con le notizie diffuse dai mass-media indipendenti, dalle organizzazioni dei diritti umani e dalle testimonianze rese dalla stessa popolazione locale. Pertanto chiediamo al Governo se non ritenga opportuno di doversi attivare con la massima sollecitudine, anche in sede europea e presso le Nazioni Unite, affinché venga fatta massima chiarezza in tempi rapidi su questo

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