Oggi prima riunione della Commissione giustizia del Senato senza unioni civili, dopo che il provvedimento è stato definitivamente trasferito all’aula.

Dobbiamo esprimere un parere su un decreto legislativo del governo sulla protezione delle vittime di reato, in applicazione della direttiva 2012/29 dell’Unione Europea, relatore Giovanardi.

L’art.2 della direttiva dà la definizione di familiare: “il coniuge, la persona che convive con la vittima in una relazione intima, nello stesso nucleo familiare e modo stabile e continui, i parenti in linea diretta, i fratelli e le sorelle e le persone a carico della vittima”.

In conseguenza di questo (le direttive europee hanno valore vincolante per gli Stati membri) l’Italia è tenuta a modificare il codice di procedura penale. Al comma 3 dell’art.90, dopo le parole “Qualora la persona offesa sia deceduta in conseguenza del reato, le facoltà e i diritti previsti dalla legge esercitati dai prossimi o giunti di essa” sono aggiunte le parole “o da persona alla medesima legata da relazione affettiva e con essa stabilmente convivente”.

Morale: se non sarà la pressante richiesta che arriva al Parlamento dalla società italiana saranno i rinforzi dell’Europa a costringere la legge italiana ad adeguarsi. In ogni caso, omofobi di tutte le risme e di tutti i partiti, non avete scampo: arrendetevi, siete circondati.

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