testamento-biologico.JPGUna legge sul testamento biologico tarda ad arrivare e, se dovesse arrivare in questa legislatura, probabilmente avrebbe i caratteri disegnati oggi da Eugenia Roccella in un’intervista al Corriere: per esempio, impedirebbe a Beppino Englaro di consentire l’interruzione dell’alimentazione forzata alla sua Eluana. La Fondazione Veronesi ha messo a disposizione una modulistica ed ha coinvolto il Consiglio nazionale del Notariato affinché i notai recepiscano (a tariffa minima) le dichiarazioni. Ad ogni modo, chi voglia anticipare le sue ultime volontà sulle cure mediche oggi non ha una sede istituzionale in cui depositarle. Per questi motivi, oggi in Consiglio comunale – i cui atti sono trascritti e conservati per anni nell’archivio storico – ho letto il mio testamento biologico: che ci provi domani un Giovanardi a dire quel che ha mandato a dire a Beppino: “non vanno prese come espressioni certe della propria volontà fugaci affermazioni riportate”. Ma a parte il gesto simbolico, rimane il problema della generalità dei cittadini. Per questo ho invitato le istituzioni pubbliche del territorio (a partire dalla provincia, la cui dimensione è la più adatta a creare utili sinergie con i Comuni e i Distretti Usl del territorio) a creare un registro pubblico dei testamenti biologici. La Provincia ha risposto in tempo reale, con una dichiarazione dell’assessore provinciale alla Sanità Giuliano Barigazzi che si è impegnato ad investire della questione la conferenza territoriale sociosanitaria. Qualcosa di nuovo si è messo in moto.(ER) ENGLARO. BOLOGNA, LO GIUDICE (PD) LEGGE TESTAMENTO BIOLOGICO IN CONSIGLIO COMUNALE CON APPELLO A ISTITUZIONI A DARE CONTRIBUTO(DIRE) Bologna, 17 nov. – In attesa di una legge nazionale, il testamento biologico viene letto in Consiglio comunale. E’ successo oggi pomeriggio a Bologna, quando il consigliere comunale del Pd, Sergio Lo Giudice, ha preso la parola in apertura dei lavori a Palazzo D’Accursio per commentare il caso di Eluana Englaro in un modo del tutto particolare. Approfittando del fatto che ogni seduta di Consiglio viene registrata e poi trascritta in un verbale, Lo Giudice sceglie di tramandare così ai posteri il suo volere. Dopo aver fornito generalità, residenza e numero di patente, il consigliere comunale esplicita che in caso di incidente o malattia che lo renda invalido dal punto di vista cerebrale, o che “mi costringa a trattamenti permanenti con macchine artificiali che impediscano una normale vita di relazione, chiedo- afferma Lo Giudice- di non essere sottoposto a trattamento terapeutico o di sostegno, ne’ a idratazione o alimentazione forzate e artificiali in caso di impossibilità ad alimentarmi autonomamente”. Infine, aggiunge il democratico,”autorizzo l’espianto degli organi per trapianto”. In questo modo, Lo Giudice vuole invitare tutte le istituzioni locali a”farsi carico di dare un contributo positivo, in attesa di una legge nazionale sul testamento biologico”.ER) ENGLARO. TESTAMENTO BIOLOGICO, BARIGAZZI: BRAVO LO GIUDICE – L’ASSESSORE PROVINCIALE: CONFERENZA SANITARIA ESAMINI LA PROPOSTA(DIRE) Bologna, 17 nov. – L’assessore alla Sanità della Provincia di Bologna, Giuliano Barigazzi, plaude alla proposta avanzata durante il Consiglio comunale di Bologna di oggi dal consigliere Sergio Lo Giudice (Pd) di istituire un “luogo pubblico” in cui i cittadini possano depositare il proprio testamento biologico. “La ritengo una proposta importante- spiega Barigazzi- che merita di essere valutata e approfondita perché cerca di dare una risposta ad un problema assai sentito dall’opinione pubblica e sul quale nel nostro Paese c’e’ un vuoto legislativo”. L’assessore provinciale propone quindi “che sia la Conferenza territoriale sociosanitaria, al cui interno sono rappresentati i sindaci del nostro territorio e i direttori delle aziende sanitarie, ad esaminare e valutare la fattibilità della proposta da un punto di vista tecnico ed amministrativo”.rassegna-testamento-biologico.pdf

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