Nel dibattito sulla futura città metropolitana come ente di primo livello non è stato citato un dato non indifferente. Nel testo su cui ha chiesto la fiducia in senato, il governo ha cancellato la possibilità che, in caso di elezione diretta, il sindaco metropolitano possa recepire un’indennità. Questo significa che, non avendo altra carica in quanto eletto direttamente, il sindaco di Bologna metropolitana (come quello di Milano o Roma) dovrebbe lavorare gratis.
Mi sa che Renzi su questa vicenda dell’elezione diretta la pensa più o meno come Daniele Manca, con buona pace delle aspettative di chi si augura che anche gli abitanti di San Lazzaro o Valsamoggia possano scegliersi il sindaco metropolitano.

08.04.14 la Repubblica Bologna

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