“Il ritiro dell’emendamento 43.71 è stata una scelta saggia: quella proposta avrebbe di fatto allentato i vincoli imposti dalla valutazione di impatto ambientale e avrebbe diminuito la possibilità di controllo dei progetti di sviluppo aeroportuale da parte dei territori e e dei cittadini coinvolti”. Così il senatore Pd Sergio Lo Giudice, portavoce nazionale di ReteDem, commenta il ritiro dell’emendamento 43.71 alla legge di stabilità, presentato da relatori e governo in Commissione bilancio della Camera e ritirato questa notte.

“Una adeguata e non contrattabile valutazione della sostenibilità ambientale dei progetti infrastrutturali non deve essere subordinata né alle legittime ragioni dello sviluppo produttivo né al necessaria riduzione dei tempi delle decisioni. L’emendamento ritirato – spiega Lo Giudice – avrebbe consentito di approvare i piani di gestione delle terre e delle rocce da scavo al di fuori della procedura di valutazione di impatto ambientale, di ridurre i controlli degli enti locali e di penalizzare la fase di partecipazione e informazione ai cittadini, indispensabile in progetti impattanti come i nuovi aeroporti. Le difficoltà tecniche incontrate da alcuni progetti, come il nuovo aeroporto di Firenze, devono essere affrontate nel merito e non aggirate con forzature normative”.

AEROPORTI. RETEDEM: AFFRONTARE PROBLEMI SENZA AGGIRARE NORME
LO GIUDICE: RITIRO EMENDAMENTO SU ‘VIA’ A FIRENZE È SCELTA SAGGIA

(DIRE) Firenze, 15 dic. – “Le difficolta’ tecniche incontrate da alcuni progetti, come il nuovo aeroporto di Firenze, devono essere affrontate nel merito e non aggirate con forzature normative”. Per questo, sottolinea il senatore Pd Sergio Lo Giudice, portavoce nazionale di ReteDem, “il ritiro dell’emendamento 43.71 e’ stata una scelta saggia: quella proposta avrebbe di fatto allentato i vincoli imposti dalla valutazione di impatto ambientale e avrebbe diminuito la possibilita’ di controllo dei progetti di sviluppo aeroportuale da parte dei territori e dei cittadini coinvolti. Una adeguata e non contrattabile valutazione della sostenibilita’ ambientale dei progetti infrastrutturali- aggiunge- non deve essere subordinata ne’ alle legittime ragioni dello sviluppo produttivo ne’ alla necessaria riduzione dei tempi delle decisioni”. L’emendamento ritirato, spiega Lo Giudice, “avrebbe consentito di approvare i piani di gestione delle terre e delle rocce da scavo al di fuori della procedura di valutazione di impatto ambientale, di ridurre i controlli degli enti locali e di penalizzare la fase di partecipazione e informazione ai cittadini, indispensabile in progetti impattanti come i nuovi aeroporti. Le difficolta’ tecniche incontrate da alcuni progetti, come il nuovo aeroporto di Firenze, devono essere affrontate nel merito e non aggirate con forzature normative”. (Dig/ Dire) 14:44 15-12-15

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