“Il tentativo di Pisapia di riunire su una proposta politica di governo quella sinistra che non si riconosce nel PD rappresenta un servizio prezioso rispetto all’obiettivo di un campo largo di centrosinistra che si candidi a guidare il Paese. Quell’obiettivo è anche il nostro. Nessuno può pensare di realizzarlo senza il Pd, né il Pd può pensare di poter fare da solo, come hanno ricordato in questi giorni tutti i padri nobili del partito. Per questo motivo noi di ReteDem sabato saremo in Piazza Santi Apostoli: per contribuire a costruire un ponte fra quel progetto e quello del Partito Democratico”.

Così il senatore PD Sergio Lo Giudice, portavoce nazionale di ReteDem, annuncia la presenza della rete alla manifestazione “Insieme. Nessuno escluso” indetta da Giuliano Pisapia per sabato 1 luglio a Roma.

“I risultati delle amministrative ci dicono che il PD rischia di perdere la connessione sentimentale con il paese. Per  invertire la rotta non aiuta una pretesa di autosufficienza né coltivare nuove divisioni nel centrosinistra. Fuori dai nostri confini c’è un popolo senza partito, senza una casa politica, che ha smesso di votare perché non si fida più di noi.  Va costruita una nuova speranza, che parli di lotta alle diseguaglianze, di giustizia sociale, di diritti civili. Perché questo accada serve ricostruire con pazienza un linguaggio comune e ritrovare la capacità di ascolto: tessere reti e non erigere muri. Il Pd ha un segretario appena eletto e non ci sogniamo di metterlo in discussione: a Matteo Renzi  la responsabilità di guidare il partito in questa fase difficile. Ma non rinunceremo a fare la nostra parte per evitare che il partito imbocchi la strada, mai proposta agli elettori, che porta a intese innaturali con il centrodestra e all’abbandono della propria identità. Saremo in quella piazza come esponenti e militanti del Pd, per dire al nostro partito che c’è un percorso comune da costruire e mostrare a quei nostri possibili compagni di viaggio che sarebbe un errore non esplorare ogni  strada per costruire insieme quel progetto unitario che solo può salvare l’Italia da una deriva conservatrice e anti europea”.

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