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È tempo di Feste, dell’Unità (in Emilia Romagna) o Democratiche (a Firenze). Si riaccende il dibattito politico ed anche i militanti e i simpatizzanti (ma anche qualche volenteroso antipatizzante) lgbt si riorganizzano per rilanciare la sfida sui diritti civili al partito e al paese.

Ieri a Firenze si è tenuto un incontro di quella rete nazionale che da qualche mese sta ragionando su come rimettere in piedi una struttura adeguata a raccogliere il testimone di Gayleft nel nuovo e diverso (e per certi versi più interessante) contesto del Partito democratico. Eravamo in pochi, com’era prevedibile per un incontro fissato in un pomeriggio lavorativo, ma è stata l’occasione per scambiarci qualche idea. Alcuni giornalisti hanno fatto un salto e ne hanno riferito, in maniera un po’ confusa, sulle loro testate (vedi Repubblica e il Corriere su www.gaynews.it/view.php?ID=79017). Radio Radicale ha video ripreso l’incontro, già on line su  www.radioradicale.it/scheda/261394.

Il gruppo lgbt del Pd di Modena (che ha messo su un sito http://lgbt-pd-modena.ilcannocchiale.it/ ) farà un’iniziativa su questi temi domenica 14.

Il 15 a Bologna ci sarà il dibattito con la ministra ombra delle pari opportunità Vittoria Franco, vedi

http://festaunita.pdbologna.org/agenda-e-appuntamenti/details/222-lisola-che-non-ce-le-politiche-per-lesbiche-gay-bisessuali-e-trans . In quella occasione – dopo alcuni mesi di gestazione -si presenterà in pubblico la rete bolognese lgbt che intende lavorare col Pd sulle tematiche dei diritti di gay, lesbiche bisex e trans. Intanto procede la programmazione che, dallo stand del Cassero alla Festa dell’Unità bolognese, viene trasmessa in podcast su http://suffragioomosessuale.wordpress.com/.

Sono due le sfide da portare avanti: la prima riguarda la necessità che il Pd riprenda la sua azione politica nel paese e nel parlamento su temi già definiti, come le coppie di fatto o la lotta all’omofobia. L’altra, più impegnativa ma non meno urgente, riguarda l’apertura dentro le sedi di discussione del partito, di temi considerati ancora scottanti, ma la cui discussione non è più rinviabile: l’accesso al matrimonio civile, la responsabilità genitoriale delle coppie dello stesso sesso, la riforma della legge sulla riattribuzione di sesso, l’emersione dal silenzio di gay e lesbiche in divisa.

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