(ANSA) – ROMA, 19 SET – “Finalmente un ramo del Parlamento approva una legge contro l’omofobia e la transfobia. Un atto di civiltà che rompe un anatema ventennale. Tuttavia il testo approvato oggi dalla Camera andrà modificato al Senato”. Lo dichiara Sergio Lo Giudice, senatore del Partito Democratico e primo firmatario in Senato del disegno di legge contro l’omofobia. “L’estensione della legge Mancino nella sua interezza all’omofobia e alla transfobia – aggiunge – è un risultato storico che risponde alle richieste avanzate da vent’anni dalla comunità Lgbt. Di questo occorre dare atto al relatore Ivan Scalfarotto e alla sua determinazione nel perseguire con successo l’estensione dell’aggravante prevista dalla legge. Molto positivo l’inserimento dell’emendamento Marzano-Pastorino che prevede un’indagine Istat sul tema delle discriminazioni e della violenza, oggi quanto mai necessaria, perchè troppo spesso l’assenza di dati costituisce uno degli ostacoli principali al contrasto delle discriminazioni. Tuttavia l’emendamento Gitti che esenta dall’azione antidiscriminatoria della legge Mancino le “organizzazioni politiche, sindacali, culturali, sanitarie, di istruzione o religiose” rischia di creare delle zone franche nel contrasto alle discriminazioni razziali, religiose o omofobiche”. “La legge Mancino – conclude il senatore Pd- non ha mai colpito la libertà di opinione garantita dall’art.21 della Costituzione, né lo farebbe per la sua estensione all’omofobia e alla transfobia, Anche per questo l’approvazione di quell’emendamento, se motivato da questo timore, é inutile. Mi auguro che il Senato, al di là degli schieramenti politici e rinunciando a battaglie ideologiche, saprà valutare con attenzione questi aspetti e consegnare al Paese una legge antidiscriminatoria più completa dell’attuale, rispettosa della libertà di opinione sacra per la nostra Costituzione, ma priva di zone franche”. (ANSA). DEL 19-SET-13 20:20 NNNN

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