“Voglio fare arrivare tutta la mia solidarietà al docente che ha abbandonato il suo progetto formativo a seguito delle lamentele di un gruppo di genitori per la sua omosessualità. Da insegnante mi complimento con l’istituto comprensivo di Passignano e Tuoro per avere mantenuto salda la sua posizione di totale fiducia nei confronti del giovane insegnante di danza”. Questo il commento del senatore del PD Sergio Lo Giudice in seguito alla notizia riportata questa mattina da alcuni organi di stampa.

“É un intollerabile segno di barbarie culturale che in una scuola della Repubblica un insegnante si senta messo ai margini a causa di una sua condizione personale tutelata dalla Costituzione italiana e dalla normativa europea. Ed é altrettanto insopportabile che il Parlamento e il Governo continuino a chiudere gli occhi di fronte a sacche di omofobia che feriscono nel profondo tante persone, la loro storia personale, la loro dignità sociale”.

“Ancora una volta – spiega Lo Giudice – lo scenario dell’omofobia é la scuola, cioè il luogo che prima di ogni altro dovrebbe attivare gli strumenti per sconfiggerla. Invece i corsi di formazione per le figure apicali del Ministero dell’istruzione sono stati bloccati. L’attivazione della “Strategia per i diritti delle persone LGBT” da parte del Governo procede a rilento. Gli accordi di programma fra l’Italia e l’Unione Europea per il prossimo anno non prevedono interventi contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere. Sia chiaro che a fronte del coraggio dell’insegnante umbro che ha denunciato l’episodio ci sono le tante storie invisibili di chi esce di scena tenendo per sé il suo carico di frustrazione e di dolore per l’ingiustizia subita. Se il Paese non investe su un balzo in avanti sul piano culturale episodi di bullismo istituzionale come quelli di Perugia sono purtroppo destinati a continuare”.

Roma, 23 ottobre 2014
Sen. Sergio Lo Giudice

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