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 Consiglio la lettura di “Non abusare di dio”, l’ultimo lavoro di Gian Enrico Rusconi. Di fronte al tentativo di fondare una sorta di religione civile ( portato avanti non solo dalle gerarchie vaticane e dai loro referenti cattolici, ma anche da ineffabili atei devoti) Rusconi propone una ricetta semplice e chiara: tenere ferma la distinzione fra la “sfera pubblica”, lo spazio sociale in cui tutte le opinioni , anche quelle religiose, devono avere la massima libertà espressiva, e il “discorso pubblico”, inteso come lo spazio del confronto politico in vista delle decisioni, che deve essere uno spazio laico in cui ognuno è tenuto a rinunciare al monopolio della verità.

Mi fa piacere che, nelle ultime settimane, all’interno del percorso verso il Partito democratico stia prendendo forma (finalmente) un confronto su questi temi anche con gli esponenti della Margherita. A Bologna Rusconi si è confrontato con Beatrice Draghetti e poi con Paolo Prodi. A Roma ieri è stato varato il “Forum dei diritti di cittadinanza”. Ero presente alla presentazione insieme a Paola Concia di GayLeft, a Gianni Geraci, già portavoce dei gay cattolici e a Donata Gottardi, del comitato dei 45. C‘erano anche due parlamentari della Margherita: Franca Bindi e Albertina Soliani. Qualcosa si muove?
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