(9Colonne) Roma, 14 gen – “Il governo italiano dovrebbe intervenire in seno all’Ue per un intervento umanitario in Nigeria, in aiuto delle popolazioni vessate dalle violenze di Boko Haram e per garantire la sicurezza degli operatori sul campo, nonché il supporto logistico alle forze militari africane impegnate nella guerra ai miliziani integralisti”. Lo chiede la senatrice del Pd Laura Puppato, che sulla situazione in Nigeria e sul gruppo integralista islamico Boko Haram ha rivolto al Presidente del Consiglio dei ministri un’interrogazione urgente, sottoscritta anche dai senatori Donatella Albano, Valeria Fedeli, Francesco Scalia, Carlo Lucherini, Giorgio Pagliari, Lucrezia Ricchiuti, Stefano Vaccari, Silvana Amati, Sergio Lo Giudice, Nicoletta Favero, Walter Tocci, Pina Maturani, Francesca Puglisi, Rosaria Capacchione, Ignazio Angioni, Stefania Pezzopane, Leana Pignedoli, Erica D’Adda, Josefa Idem (Pd), Francesco Palermo, Lorenzo Battista, Franco Panizza (Aut), Marino Germano Mastrangeli, Paola De Pin, Fabrizio Bocchino, Luis Alberto Orellana, Cristina De Pietro, Adele Gambaro, Francesco Campanella (Misto). “Fin dalla sua fondazione – spiega la senatrice Puppato nell’interrogazione – il gruppo integralista Boko Haram si è reso tristemente noto per un’infinità di attacchi contro i nigeriani di fede cattolica e contro luoghi di culto e scuole, con migliaia di vittime. Ricordiamo per tutti il rapimento, nella notte tra il 14 e il 15 aprile 2014, nella città di Chibok, di 223 ragazze, le cui sorti sono ancora ignote. Nei giorni scorsi la violenza di questo gruppo terroristico ha fatto un ulteriore salto di qualità, con gli attacchi alla città di Baga, dove si temono fino a 2 mila morti. Infine il 10 e l’11 gennaio si è arrivati all’atrocità delle atrocità: sono state fatte esplodere tre bambine, non a caso femmine, provocando in due diversi attentati più di venti vittime, in totale spregio della vita persino dei bambini. E’ a fronte di questi fatti che chiediamo al governo di adoperarsi per un intervento umanitario dell’Ue in Nigeria. Chiediamo inoltre al Premier se non ritenga opportuno, dopo la strage di Parigi, stringere ulteriori alleanze con i paesi che si affacciano sul Mediterraneo per promuovere lo sviluppo economico nei paesi in maggiore difficoltà, tentando una bonifica dell’humus socio-culturale in cui attecchisce la propaganda islamista condotta dall’ISIS, da Al-Queda e da altri gruppi terroristici di matrice islamica”. (PO / red)

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