FINALE DI PARTITA

Questa è stata, con ogni probabilità, l’ultima settimana piena di questa legislatura. L’approvazione della legge di bilancio consegna i conti in ordine e consente al Presidente della Repubblica di sciogliere le Camere, come ormai tutte le forze politiche chiedono, per andare a votare a marzo.

L’anno e il mandato si chiudono con un’assenza che brucia, la norma sullo ius soli attesa da 800mila ragazzi italiani per lingua e cultura ma non per legge, ma anche con una novità inattesa: l’approvazione definitiva delle norme sulle disposizioni anticipate di trattamento.

Ho salutato in piazza  con Emma Bonino, Marco Cappato, Filomena Gallo e Mina Welby la nuova legge, che ho commentato su Radio Città Fujiko.

Il testamento biologico, accanto a  unioni civili e convivenze di fatto, divorzio breve, dopo-di-noi, ecoreati, codice antimafia e molte altre, rappresenta una delle leggi che danno il segno positivo a questi cinque anni di mandato: una legislatura nata da un intreccio di passi falsi ed accompagnata da lacerazioni e scissioni che si sarebbero potute evitare con la buona volontà di tutti.

Adesso si va al voto con una legge elettorale che sulla carta favorisce le coalizioni e la stabilità ma che nella situazione data rischia di consegnarci un paese ingovernabile.
A fronte di una minacciosa avanzata delle destre in tutta Europa, dovremo mettere in campo una proposta politica intessuta dal coraggio di proposte innovative e dall’umiltà di riflettere su alcuni errori. Avendo ben in mente che il maggior favore a leghisti e post fascisti sarebbe quella di una guerra fratricida a a sinistra.

Ne ho parlato all’assemblea fondativa di DEMS, l’associazione dell’area Orlando a cui ReteDem ha aderito in forma collettiva.

Di elezioni parleremo in gennaio, quando mi farà piacere inviarvi il resoconto di questi cinque anni in Senato. Qui mi limito ad un aggiornamento su questo mese di attività dentro e fuori il palazzo.

Intanto vi auguro buone feste e giorni sereni con le persone che amate.

DAL PALAZZO

La Commissione giustizia del Senato ha approvato il disegno di legge n.1628 sulla trasmissione del cognome della madre ai figli, di cui sono relatore. Tutti gli emendamenti sono stati ritirati o respinti per consegnare all’aula, per l’approvazione  definitiva, un testo identico a quello approvato dalla Camera. Purtroppo la fine della legislatura rende molto difficile che si arrivi a quel voto.

Ho presentato due nuovi  disegni di legge, uno per la regolamentazione della professione di sfoglina e uno sulla riabilitazione storica dei soldati italiani fucilati dai Tribunali militari nella prima guerra mondiale.

Il Governo ha risposto a una mia interrogazione sulle persecuzioni messe in atto contro i gay in Tanzania.

Gli ultimi giorni di legislatura ci hanno regalato altri due bei risultati: l’approvazione definitiva della legge sulla protezione dei testimoni di giustizia e di quella sul sostegno agli orfani di femminicidio.

QUI BOLOGNA

Ho partecipato ad un affollato e ricco convegno giuridico sulle unioni civiliorganizzato dall’ANT nell’Aula Magna di Santa Lucia. Seguirà una pubblicazione di cui mi é stata affidata la prefazione.

Il Ministro della giustizia ha annunciato 114 nuovi assunti nei tribunali dell’Emilia-Romagna entro Natale: un passo importante verso una giustizia rapida e giusta.

La Camera dei deputati, grazie anche all’impegno di Beppe Guerini, ha approvato l’emendamento al bilancio che avevo già presentato in Senato sulla proroga del tirocinio formativo negli uffici giudiziari: un’altra boccata d’aria per i nostri tribunali, che riguarda centinaia di lavoratori precari, di cui alcune decine in Emilia Romagna.

Ho depositato, grazie alla collaborazione di Franco Grillini e Alessandra Spisni, un disegno di legge per la valorizzazione della sfoglia emiliano-romagnola e per la disciplina della professione di sfoglina e sfoglino.

Sono intervenuto per criticare i contenuti di una risoluzione sulla prostituzione presentata da alcuni consiglieri Pd in Regione Emilia-Romagna. Il modello sanzionatorio è inefficace e, a conti fatti, sbagliato.

Labas ha trovato casa in vicolo Bolognetti: in bocca al lupo per la nuova avventura.

LARGO AI DIRITTI

Ho partecipato ad un affollato e ricco convegno giuridico sulle unioni civiliorganizzato dall’ANT nell’Aula Magna di Santa Lucia. Seguirà una pubblicazione di cui mi è stata affidata la prefazione.

Con Monica Cirinnà abbiamo promosso un convegno in Senato sulle atipicità di genere nei minori. Un confronto vero e interessante fra famiglie, psicologi e operatori sanitari.

Ho collaborato, con un contributo dal titolo “Essere papà gay. Genitorialità e paternità nella coppia omosessuale maschile”, al volume “Ambiguo paterno”, atti di un convegno organizzato dall’associazione Femminile Maschile Plurale nel febbraio 2016.

A Todi la giunta ha annunciato un repulisti dei libri che parlano di educazione alle differenze di genere dalle biblioteche per i bambini. Una censura motivata dalla paranoia “gender” che richiama tempi bui della storia europea. Sulla questione ho presentato una interrogazione al Governo.

Dopo la Germania, anche l’Austria ha abbandonato le unioni civili per estendere i matrimonio alle coppie  dello stesso sesso. Qui spiego perché è già l’ora che lo faccia anche l’Italia.

Ho partecipato a un interessante convegno presso la Camera dei Deputati su “Eros & disabilitá”. Su questo tema  giace non ancora discusso un mio disegno di legge che ho illustrato in un’intervista all’agenzia DIRE.

MEDIA

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