CENTROSINISTRA UNITO? SI PUÒ ANCORA FARE

La legge di bilancio. Poi, mi auguro, quella sullo ius soli, quella sul fine vita e poco altro. Questa strana legislatura volge davvero al termine, fra mille ostacoli ma con due importanti novità.

La prima è che abbiamo una legge elettorale che, pur non essendo quella ideale, rappresenta nelle condizioni date un punto di equilibrio accettabile fra il principio di rappresentatività del voto e quello di governabilità: un mix di proporzionale e maggioritario che potrebbe consentire ad una coalizione, se gli elettori lo vorranno, di vincere le elezioni e governare.

La seconda è che anche nel centrosinistra (il centrodestra l’ha già fatto, con le prove generali in Sicilia) si sta finalmente lavorando a costruire un’alleanza. La direzione del PD di lunedì scorso ha mandato alcuni segnali forti: via dal terreno la questione della premiership, su cui nessuno mette il cappello, disponibilità al dialogo con tutte le forze alla nostra sinistra, oltre che a quelle componenti centriste, laiche ed europeiste che vorranno stare con noi, disponibilità ad accentuare il profilo sociale della nostra proposta politica già a partire dalla prossima legge di bilancio.

In direzione noi dell’area Orlando ci siamo astenuti sul documento finale, ritirando quello che noi stessi avevamo proposto, come segno di apprezzamento per queste aperture. Adesso andrà reso concreto un percorso vero di avvicinamento ai nostri possibili alleati, a partire da Pisapia che ci ha mandato ancora un segno di apertura e cercando di convincere chi, come Bersani, oggi sta mantenendo le porte chiuse a questa ipotesi. Siamo ancora in tempo a scongiurare un governo delle destre per i prossimi cinque anni.

A BOLOGNA SI DISCUTE DI MIGRAZIONI

Venerdi 17 a Bologna si terrà un importante momento di riflessione sulle migrazioni organizzato dall’Associazione DEMS.

Si apre alle 10 con una tavola rotonda, che io stesso coordinerò, sul contesto internazionale per finire alle 18 con un dibattito fra Romano Prodi, Andrea Orlando e Mons. Nunzio Galantino. L’ingresso è libero. Qui il programma completo.

P.S. Sempre a Bologna, gli ultras laziali hanno deciso, dopo l’insulto alla memoria di Anna Frank, di rimanere fuori dallo stadio Dall’Ara durante la partita di campionato tra Bologna e Lazio. E peggio ancora ha fatto a Marzabotto il giocatore della Futa in maglietta RSI e saluto romano. Rispondiamo con la memoria per sradicare i nuovi rigurgiti di fascismo e antisemitismo.

 

DAL PALAZZO

Ius soli. La partita è aperta. Sembrava che fosse una questione archiviata, invece la possibilità di approvare definitivamente al Senato la legge sullo ius soli già votata dalla Camera, magari con il voto di fiducia, si è riaperta. Per sostenere fino all’ultimo la necessità di riconoscere il diritto alla cittadinanza ad ottocentomila bambini e ragazzi italiani senza diritti, è ripartito uno sciopero della fame a staffetta. Io parteciperò mercoledì 22 novembre. Chiunque può aderire iscrivendosi qui.

Ho risposto a Gaetano Quagliariello sul “Rosatellum anti gender”, ironia a basso costo su chi è costretto da una legge inadeguata a percorsi tortuosi per affermare la propria identità.

Questo mese ho presentato un’interrogazione al Governo sui diritti umani delle persone LGBTI in Tanzania e in altri nei Paesi retti da regimi autoritari e teocratici e una sulle attività della Federazione Pallavolo siciliana.

Ho anche sottoscritto l’interrogazione della senatrice a vita Elena Cattaneo sulla condanna a morte in Iran di Ahmadreza Djalali, medico e ricercatore dell’Università di Novara.

FOTOSTORIE

Un momento del congresso del Pd di Bologna

All’assemblea nazionale di Famiglie Arcobaleno

Nell’aula del Senato, ad ascoltare le facezie del centrodestra sul “Gender”

In pausa alla Conferenza  programmatica del Pd a Napoli

Presentazione de “L’Italia che non c’era”, il libro di Monica Cirinnà sulle Unioni civili

A discutere di ius soli a Casalecchio di Reno.

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