Cara Michela,
ci rattrista la tua decisione di lasciare il gruppo PD alla Camera in seguito al voto sulle unioni civili. Quella legge, e sappiamo che tu lo condividi, rappresenta una novità fondamentale nel diritto di famiglia italiano ed uno spartiacque importante fra l’assenza di diritti per le persone Lgbt e le loro famiglie e l’accesso alla visibilità, alla dignità civile, a concreti diritti economici e sociali. Si tratta, certo, di una sintesi fra posizioni diverse che, nelle condizioni numeriche e politiche in cui ci siamo trovati, ha rappresentato il massimo risultato possibile. Da quella legge rimane fuori la tutela dei bambini, che il Pd si è impegnato ad affrontare all’interno di una revisione complessiva della legge sulle adozioni.

La strada dei diritti è lunga e faticosa. Il voto sulle unioni civili ne ha segnato una tappa importantissima: tanto altro rimane da fare con il contributo di tutti. I tuoi valori e i tuoi principi hanno, e dovranno continuare ad avere, piena cittadinanza all’interno del Pd, della cui cultura politica costituiscono un elemento imprescindibile. Per questo ti chiediamo di continuare con noi questo percorso e di ritornare sulla tua decisione.

Sergio Lo Giudice
Monica Cirinnà
Gianni Cuperlo
Giuseppe Lumia
Barbara Pollastrini
Roberto Speranza

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