“È passata meno di una settimana dall’annuncio di Angela Merkel che la CDU avrebbe lasciato libertà ai suoi parlamentari sull’estensione del matrimonio civile alle coppie gay e lesbiche al voto sulla legge, avvenuto questa mattina. Per anni abbiamo detto che su questo tema avremmo seguito il modello tedesco delle unioni civili: bene, quel modello da oggi non esiste più ed è tempo anche per l’Italia di un rapido upgrade”.

Così il senatore Pd Sergio Lo Giudice saluta la decisione con cui questa mattina il Bundestag ha esteso il matrimonio civile alle coppie dello stesso sesso”.

“La Germania – spiega Lo Giudice – era l’ultimo grande Stato UE oltre all’Italia a non avere adottato il matrimonio egualitario, oggi presente in 14 Paesi europei. La legge del 2001 sulla Lebenpartnerschaft, infatti, aveva preferito dare vita a un istituto analogo ma distinto dal matrimonio. A quel modello, si era ispirata la nostra legge 76 del 2016 sulle unioni civili: una legge rivoluzionaria per la situazione italiana ma anacronistica, da oggi ancor di più, nello scenario europeo. Ora l’Italia non ha più alibi: i diritti di gay e lesbiche e delle loro famiglie vanno riconosciuti eliminando le discriminazioni nell’accesso al matrimonio. Chiederò alla Commissione giustizia del Senato di calendarizzare nuovamente il mio disegno di legge n.15, “Norme contro la discriminazione matrimoniale” la cui trattazione era stata sospesa per concentrarsi sulla legge sulle unioni civili. La Germania ci insegna che se c’è la volontà politica i tempi possono essere ridotti al minimo”.

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