“L’Organizzazione delle Nazioni Unite ha fatto un nuovo passo avanti nella tutela e promozione dei diritti umani dotandosi di un esperto indipendente che monitori la condizione dei diritti della comunità LGBTI mondiale, la richiesta era stata sostenuta da 628 ONG da tutto il globo. Un atto dovuto specialmente di fronte al dilagare della persecuzione omofobica da parte dei regimi autoritari e teocratici e del persistere delle disuguaglianze in molte democrazie liberali. In ottemperanza alla risoluzione dell’Assemblea generale ONU n.48/134 del 20 dicembre 1993 e in ottica del turno italiano presso il Consiglio di Sicurezza, il nostro Paese potrebbe dotarsi del tanto atteso istituto indipendente per i diritti umani che potrebbe rivelarsi il soggetto adatto ad interfacciarsi con la nuova figura dell’esperto Onu sui diritti LGBTI. Peraltro anche l’Italia ha profili di altissimo livello che avrebbero tutte le carte in regola per essere candidati a quel ruolo”. Così Sergio Lo Giudice, senatore del Partito Democratico e membro della Commissione Diritti umani del Senato. A Palazzo Madama è in attesa di essere discusso il ddl 1908 a firma Manconi-Mazzoni per l’istituzione del garante nazionale per i diritti umani.

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