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“Un compleanno in cui c’è molto poco da festeggiare: le firme di quei 65.000 italiani che hanno sottoscritto l’iniziativa popolare per la legalizzazione dell’eutanasia riposano alla Camera dei Deputati da oramai un anno. Mentre il Parlamento latita sul tema, l’eutanasia clandestina, il suicidio violento o l’emigrazione sono le uniche alternative per chi desidera decidere come e quando più opportunamente spegnersi”

Ad affermarlo è Sergio Lo Giudice, senatore del Partito Democratico che aggiunge: “Partecipo all’iniziativa nonviolenta dell’Associazione Luca Coscioni e di Mina Welby che da oggi alle 16 a domani mattina saranno in girotondo attorno alla Camera dei Deputati per chiedere una rapida calendarizzazione della proposta di legge. Oltre che alla Camera, due testi a prima firma Manconi e Palermo che ho sottoscritto per la legalizzazione dell’eutanasia sono approdati in Senato e attendiamo ancora che inizi la loro discussione.”

“In un messaggio al Parlamento, Giorgio Napolitano auspicava ‘un sereno e approfondito confronto di idee su questa materia’; le istituzioni si scrollino di dosso questa paura e ascoltino finalmente i cittadini”.

giovedì 11 settembre 2014

Sen. Sergio Lo Giudice

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