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Oggi parte la Festa dell’Unità di Bologna  http://festaunita.pdbologna.org . Se ne sono dette e scritte tante nei giorni scorsi: certo è che sarà una bella festa. Ci saranno i big del Pd ( Bersani, Veltroni, Marino, Finocchiaro e tutti gli altri)  e i giovani leoni (Zingaretti, Serracchiani, Civati…) insieme a esponenti di primo piano del socialismo europeo come Martin Schulz, Enrique Baron Crespo  ed Elio Di Rupo.  Ci sarà una settimana di Festa nazionale della Scuola che conterrà importanti momenti di discussione politica e di approfondimento (fra cui un seminario sul bullismo omofobico che vedrà a confronto le più importanti esperienze nazionali).

Ma quest’anno l’attenzione sarà soprattutto su Bologna e sulle ricette che si metteranno in campo in vista delle prossime amministrative.  La Festa non si presenta impreparata all’appuntamento: ogni giorno, dal 26 agosto al 20 settembre, gli spazi del Parco Nord  – a partire dalla sala iBo  Buone Idee per Bologna, dedicata espressamente a questo, ospiteranno dibattiti e confronti mirati alla costruzione di un programma condiviso. Tre iniziative, collocate nella settimana iniziale, indicano il  taglio che vogliamo dare al dibattito: la proiezione del bellissimo “La febbre del fare”, con alcuni dei protagonisti di quella stagione di buona amministrazione, da Renato Zangheri ad Adriana Lodi,  e i due incontri con gli alleati del centrosinistra e con quei pezzi di società civile che hanno aperto nei mesi scorsi cantieri programmatici.  Guardando alla nostra storia, insieme alla coalizione e ascoltando le voci della città metteremo in campo – grazie anche al lavoro del Forum tematici – decine di incontri in cui, nel confronto con i più diversi interlocutori, metteremo a fuoco il progetto su cui ad ottobre chiameremo ad esprimersi i candidati alle primarie. Loro intanto, per quanto ancora potenziali, saranno tutti alla festa a dire la loro, da Cevenini a Campagnoli a tutti gli altri, Ci saranno anche altri ospiti che stanno fuori dalla coalizione di centrosinistra (e immagino ci rimarranno) ma con cui ci è sembrato utile confrontarci, a partire dalla diversità di idee e di collocazione: Guazzaloca, Favia, Galletti, Calderoli. Insomma, un mese in cui dirsi tante cose, confrontare idee e ascoltare contributi utili a definire –  in tanti  e all’aperto – quello che è bene per Bologna.

Sergio Lo Giudice

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