408395_10151356140194420_725313377_nOggi il Consiglio comunale ha approvato la mia proposta di modifica del Regolamento di polizia mortuaria per

per estendere al convivente di una persona deceduta alcune prerogative  e responsabilità oggi riservate ai congiunti. Il Comune di Bologna non fa alcuna discriminazone in vita fra coppie sposate e coppie di fatto, ma dopo la morte potrebbero crearsi situazione delicate di disconoscimento della relazione di una vita.

Una misura di attenzione verso situazioni di fatto che rischiano di essere offese o disconosciute in un momento difficile e delicato come la morte del/la  partner. A breve il nuovo regolamento.

“””IL CONSIGLIO COMUNALE DI BOLOGNA

PREMESSO CHE

Il Regolamento di polizia mortuaria locale del Comune di Bologna norma, fra l’altro, l’ammissione nelle strutture cimiteriali, l’accesso ai servizi mortuari, le procedure  di cremazione,  le operazioni cimiteriali;

in queste diverse situazioni, il Regolamento prevede un coinvolgimento dei familiari del deceduto relativamente alla possibilità di sepoltura congiunta, all’interpretazione e all’attuazione delle volontà del defunto, all’affidamento e alla dispersione delle ceneri in caso di cremazione, alle decisioni sui disseppellimenti,

nelle definizioni, contenute nel regolamento in oggetto, dei “familiari” e dei “congiunti” si fa espressamente riferimento a legami di parentela di sangue o giuridici ma non a relazioni di convivenza more uxorio;

CONSIDERATO CHE

Il D.P.R. 10 settembre 1990 n. 285, “Approvazione del regolamento di polizia mortuaria”, all’art.93 prevede, in relazione alle sepolture di famiglia, che sia “consentita, su richiesta di concessionari, la tumulazione di salme di persone che risultino essere state con loro conviventi”;

la Legge Regionale dell’Emilia Romagna n.19 del 2004 prevede l’espressione della volontà dei  conviventi in caso di richiesta di trasporto della salma presso strutture pubbliche;

il Comune di Bologna, sin dal gennaio 1999, rilascia ai cittadini che ne facciano richiesta, un “Attestato di iscrizione anagrafica per famiglia costituita da persone coabitanti legate da vincoli affettivi”, che serve a  dimostrare che persone non legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione o tutela, coabitanti nella stessa unità immobiliare del Comune di Bologna, costituiscono un unico nucleo familiare in ragione dell’esistenza di vincoli affettivi

la previsione di diritti dei conviventi in materia funeraria è attualmente contenuta in numerosi altri regolamenti comunali, fra cui  quelli dei Comuni di Milano, Roma, Napoli, Torino, Genova, Venezia, Trieste, Rimini, Parma, Ancona;

INVITA LA GIUNTA

a proporre al Consiglio  una modifica del Regolamento di polizia mortuaria locale del Comune di Bologna che preveda:

– la possibilità di ammissione nelle strutture cimiteriali di Bologna di persone non residenti ma legate in vita da un vincolo di convivenza a persona sepolta nel cimitero di Bologna, come già previsto all’art.5 per il coniuge o per il parente di 1° grado;

– il coinvolgimento del convivente nel dovere di interesse, e nella conseguente verifica dell’eventuale disinteresse, all’inumazione delle persona defunta, come dall’art.6;

– il coinvolgimento del convivente nel dovere di contribuzione al trasporto della salma previsto dall’art.8 bis;

– l’estensione al convivente delle previsioni ex art.12 bis e 12 ter relative ad affidamento e dispersione delle ceneri risultanti dalla cremazione; in mancanza di una disposizione scritta, questo si applica solo in assenza di opposizione degli altri aventi diritto;

– l’estensione al convivente delle previsioni ex art.13, 24 e 25 relative alle operazioni di disseppellimento;

– l’inserimento del convivente fra gli aventi diritto alla tumulazione in sepolture private prevista  dall’art.19.

 

css.php