mauro-del-vecchio.jpg

ROMA – “I gay nell’esercito sono inadatti”. Il generale Mauro Del Vecchio, candidato del Pd in Lazio, risponde così a Klaus Davi che lo intervista su Youtube per “KlausCondicio”.

“”Io rispetto ogni scelta legittima e lecita della persona ma credo che nell’ambito di una struttura come l’esercito, dove le attività si svolgono sempre insieme, è opportuno non dichiarare ed evidenziare la propria omosessualità. Anche nella mia carriera mi sono imbattuto in episodi di omosessualità e ho fatto in modo che quelle situazioni non si verificassero di nuovo, che chi ne era coinvolto venisse ricollocato ed impiegato in altre aree. In ogni caso non ho mai mandato via nessuno dall’esercito perché gay”.

Qualcuno, spero, spiegherà al generale che – a parte un minimo di considerazione dei diritti civili delle persone, che non sembrano essere il suo forte – esiste una direttiva europea, la 78 del 2000, e un decreto legislativo applicativo del 2003 che tutelano i lavoratori ( anche dell’esercito) da discriminazioni sul lavoro per il loro orientamento sessuale.

Per fortuna Walter Veltroni è intervenuto subito a prendere le distanze: “Le parole che il generale Del Vecchio ha pronunciato sono assolutamente sbagliate e lontane anni luce dal programma del Partito Democratico e dai suoi valori. Ho visto che il generale le ha rapidamente corrette e sostanzialmente smentite, confermando la sua piena adesione al programma del Pd. E questo mi pare chiuda ogni possibile polemica che sarebbe strumentale”.

Sergio Lo Giudice

css.php