“La discussione sull’art.18 ormai sta assumendo toni da commedia dell’assurdo”. Così il senatore PD Sergio Lo Giudice commenta la proposta di mediazione sul disegno di legge delega sul lavoro avanzata dal presidente del Piemonte Sergio Chiamparino.
“Dopo che tutti, da Poletti in giù, hanno giurato e spergiurato che nella proposta del governo il reintegro nel posto di lavoro rimarrebbe comunque garantito in caso di licenziamento per motivi discriminatori adesso Chiamparino suggerisce che proprio questa potrebbe essere l’offerta alle opposizioni interne perché votino il Jobs Act. E aggiunge, ciliegina sulla torta, che in questi casi spetterebbe al lavoratore dimostrare la discriminazione. Caro Chiamparino, bisognerebbe prima convincere l’Europa a ritirare la direttiva 78/2000 contro le discriminazioni sul lavoro. Berlusconi ci aveva provato, con il decreto legislativo 216 del 2003, a recepirla ponendo l’onere della prova sulle spalle del lavoratore discriminato ma l’Unione europea ha avviato una procedura di infrazione e l’Italia nel 2008 ha dovuto fare marcia indietro. Non si torna due volte sul luogo del delitto. Soprattutto, non si pensi di smantellare anche quel poco di legislazione antidiscriminatoria presente nel nostro ordinamento”.

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