Il Senato ha approvato oggi un emendamento che assegna competenze paritarie alle due Camere sui temi relativi all’art.29 (matrimonio) e all’art. 32 (salute).
Questo va nella direzione di affidare al Senato, accanto alle funzioni di garanzia già previste, come la partecipazione all’elezione del Presidente della Repubblica e l’elezione di alcuni componenti della Corte Costituzionale anche una funzione di garanzia sui diritti fondamentali.
La Camera dei Deputati assumerà sempre più la funzione di un organo fortemente maggioritario, con l’obiettivo di garantire la governabilità e quindi di consegnare al partito di maggioranza e all’esecutivo una maggioranza blindata.
Questa maggioranza, se la Camera dei Deputati avrà competenza esclusiva sulle libertà costituzionali, potrà essere usata per dare nuovi diritti ma anche per fare piazza pulita di quelli acquisiti. Ma sui temi che riguardano i diritti fondamentali delle persone, come su quelli cosiddetti etici, il potere non può essere tutto in mano al governo. É quello che in questi giorni in tanti stanno contestando al Ministro della Salute Lorenzin, che vorrebbe normare la fecondazione eterologa con un decreto legge del governo.
Una funzione di contrappeso della seconda camera sui diritti costituzionali toglie queste materia dalla disponibilità assoluta del partito che ha vinto le elezioni in quella legislatura e le affida ad un Parlamento che, nella sua totalità, ha una composizione più articolata. Stiamo riscrivendo la Costituzione che sarà in vigore nei prossimi decenni: le regole che scriviamo oggi domani potranno essere un’opportunità ma anche un necessario vincolo a chi intenda togliere diritti.

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